Si è chiuso il Ball don't Lie a Latina dopo una serata memorabile.

Il team Le Appese, vincitrice del tabellone femminile
LATINA - Una lezione per tutti, la palla non mente, soprattutto nella pallacanestro, soprattutto se ti confronti con una piazza esigente e iper critica come quella di Latina....

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LATINA - Una lezione per tutti, la palla non mente, soprattutto nella pallacanestro, soprattutto se ti confronti con una piazza esigente e iper critica come quella di Latina. S'è chiusa ieri la seconda edizione del torneo di basket sotto le stelle battezzato Ball don't Lie (traduzione, appunto: la palla non mente) la vera sorpresa dell'estate pontina. Ogni sera presso il campetto dell'Oratorio San Massimo di Latina, decine di partite 4 contro 4 che hanno prodotto nella serata conclusiva quattro finalissime nelle categorie under 14, under 17, femminile e senior seguite da centinaia di spettatori: le sedie che circondavano il campo e la tribunetta (circa 300 posti a sedere) non sono bastate per la tanta gente che s'è accalcata per vedere le evoluzioni dei cestisti in lizza. Per la cronaca I Soliti Gnomi hanno vinto nell'under 14, I Polaretti nell'under 17, Le Appese tra le ragazze e Asseziappa nei senior, ma i veri vincitori sono stati gli organizzatori: Enrico Pitton, Andrea Berardi, Giovanni Coronini e soprattutto Luca Bisconti (nella foto qui sotto) hanno ideato una formula accattivante e gratificante per tutti i partecipanti: partite a raffica, premi per tutti, ogni ragazzo che ha partecipato pagando una cifra irrisoria ha portato a casa la maglietta double face del torneo e almeno un portachiavi.


Una lezione di management per tanti altri tornei che si organizzano l'estate: «Siamo i primi a essere sorpresi - ammette Bisconti - questo torneo è nato come un gioco soprattutto per noi e arrivare a questi livelli d'interesse da parte della gente e anche dai mass media è motivo di grande gratificazione. Ringrazio tutti quelli che hanno seguito il torneo, tutti quelli che ci hanno fornito sostegno economico e soprattutto i ragazzi che hanno partecipato: sono tutti vincitori». E poi il livello del basket è stato ottimo, con tanti cestisti di caratura. Sorprendente soprattutto lo Stempia Team (nella foto qui sotto) con gli under 18 della Benacqusita (Andrea Di Santo, Edoardo Piccinini, Lorenzo Stillitano, Matteo Ensoli) e soprattutto un Alessandro Cavicchini (classe 1997, ultima stagione ad Aprilia in C Gold, nella foto quello con la coppa) che è stato la rivelazione chiudendo come miglior realizzatore della manifestazione: si sono arresi solo nella finalissima contro Assenziappa, ma sono loro i vincitori morali, quelli che hanno scaldato maggiormente il pubblico, insieme al team Maina, battuto in semifinale solo perché il loro leader Gianluca D'Amico ha dovuto abbandonare la partita per un incidente di gioco. L'appuntamento è per l'estate 2017, ma non è esclusa un'edizione natalizia del Ball don't Lie: restate sintonizzati.   

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Il Messaggero