Latina, ha ucciso il fratello dopo una lite. L'assassino racconta i contrasti familiari

Gianni Stirpe mentre viene condotto in carcere
LATINA - Al magistrato ha raccontato di dissidi familiari che andavano avanti da tempo. L'ultima lite è degenerata e lui, adesso, è in carcere per omicidio. Gianni Stirpe,...

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LATINA - Al magistrato ha raccontato di dissidi familiari che andavano avanti da tempo. L'ultima lite è degenerata e lui, adesso, è in carcere per omicidio. Gianni Stirpe, 46 anni, l'uomo che ieri ha ucciso a colpi di coltello e ascia il fratello Luciano, è stato tradotto in carcere durante la notte.




Di fronte al magistrato Giuseppe Bontempo, assistito dall'avvocato Paolo Silipo, ha detto che il fratello voleva coinvolgerlo in affari loschi - la vittima in passato aveva avuto diversi problemi con la giustizia - ma lui non voleva starci e che quella dell'eredità era una delle questioni da affrontare.



La situazione ieri è diventata esplosiva, la discussione è degenerata e lui ha preso l'ascia in macchina dopo aver colpito il fratello con un coltello. Poi ha deciso di tornare a casa, dove i carabinieri sono andati ad arrestarlo.



Domani sarà conferito l'incarico per l'autopsia al medico legale Saverio Potenza, si attende per l'interrogatorio di convalida. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero