Don't touch, i giudici di Latina confermano il maxisequestro del patrimonio di Tuma

L'arresto di Gianluca Tuma
LATINA - Hanno impiegato un giorno i giudici del Tribunale del Riesame di Latina per confermare il maxi sequestro di beni a carico di Gianluca Tuma, di alcuni suoi familiari e di...

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LATINA - Hanno impiegato un giorno i giudici del Tribunale del Riesame di Latina per confermare il maxi sequestro di beni a carico di Gianluca Tuma, di alcuni suoi familiari e di Giampiero Di Pofi.

Il collegio composto dai giudici Artuso, Fosso e Nicolucci ha sciolto la riserva ieri respingendo i ricorsi presentati dagli avvocati difensori: Leone Zeppieri e Giulio Tognazzi per Gianluca Tuma; Cesare Placanica e Giulio Tognazzi per la madre e la moglie di Tuma; Gaetano Marino per Giampiero Di Pofi.

Tra i beni sequestrati ci sono 15 società che vanno dal settore alimentare a quello immobiliare, quote, conti correnti e beni per un totale di 12 milioni di euro.
Un impero che, secondo la Procura, è stato costruito attraverso una serie di attività illecite, con l’appoggio di prestanome e intestatari fittizi. Tra i beni sequestrati le quote della società “Forti e liberi” Campo Boario, così come di altre 14 società che vanno dal settore alimentare a quello immobiliare.

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