Sequestrata la piscina nella villa del regista Paolo Genovese

Sequestrata la piscina nella villa del regista Paolo Genovese
Il regista di Perfetti Sconosciuti, Paolo Genovese, è stato denunciato dai carabinieri forestali del Nipaf e della Stazione di Sabaudia per abusivismo edilizio. Tutta colpa...

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Il regista di Perfetti Sconosciuti, Paolo Genovese, è stato denunciato dai carabinieri forestali del Nipaf e della Stazione di Sabaudia per abusivismo edilizio. Tutta colpa di una piscina. Un invaso in cemento di 40 metri quadrati in piena macchia mediterranea sul Promontorio del Circeo, realizzato su un terreno vista mare acquistato dal regista. I carabinieri forestali si sono presentati per un controllo di routine nell'area acquistata da Genovese nel 2018 tra via del Faro e il porto del Circeo.

Una zona selvaggia e bellissima coperta dalla macchia mediterranea in pieno Parco Nazionale del Circeo. Il regista oltre al terreno aveva acquistato un vecchio rudere che risale agli anni 60 ed ha regolarmente chiesto e ottenuto le autorizzazioni, i nulla osta e tutti i pareri necessari per ristrutturare il piccolo immobile con un risanamento conservativo. Lavori che tra l'altro sono praticamente ultimati. I forestali volevano solo fare una verifica in loco, ma una volta dentro al cantiere si sono accorti che era stato realizzato un invaso in cemento.

Dai controlli effettuati regolarmente con i droni sulle pendici del Promontorio perché era stato riempito di frasche diventando invisibile alle verifiche dall'alto. A quel punto i militari hanno chiesto al responsabile del cantiere i nulla osta per quella che sembra a tutti gli effetti una piscina ed hanno verificato che qualcosa non quadrava. Secondo i militari era stato realizzato senza le necessarie autorizzazioni sismica e paesaggistica e soprattutto senza il nulla osta del Parco. A quel punto il regista, in qualità di proprietario, è stato denunciato alla Procura della Repubblica per abusivismo. Quanto al sequestro preventivo, ora il giudice per le indagini preliminari dovrà convalidarlo.

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Il Messaggero