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Chiudere le scuole di sabato per risparmiare energia, la proposta è stata lanciata in tutta Italia e qualche dirigente scolastico in alcune regioni italiane, ha deciso di attuarla. Il presidente della Provincia di Frosinone ha inviato una lettera ai dirigenti scolastici degli istituti superiori per avanzare l'ipotesi e proprio in queste ore si dovrà decidere. E' vero che in realtà la decisione, a meno che non ci sia una direttiva ministeriale, o indicazione della Prefettura, è di competenza scolastica, ovvero sono i consigli di istituto a dover decidere di chiudere i plessi di sabato mattina.
Il presidente della Provincia di Latina, Gerardo Stefanelli, ha incontrato in modo informale alcuni dirigenti scolastici visto che l'Ente di via Costa ha la gestione delle scuole superiori, per lanciare la proposta e capire a quali difficoltà e quali vantaggi porterebbe tale decisione. Probabilmente un incontro formale si terrà nei prossimi giorni, dopo che i dirigenti avranno fatto una ricognizione proprio per capire i due fattori: vantaggi e svantaggi.
«Sicuramente per i licei non sarebbe un problema spiega il dirigente del liceo scientifico G.B.
«Questa delle lezioni fino al venerdì dovrebbe essere una iniziativa comune spiega la dirigente del Liceo Manzoni di Latina, Paola Di Veroli risparmio energetico anche sui trasporti. La settimana corta però, è una scelta che ogni scuola può adottare singolarmente ed è legata a molti fattori. Nel nord alcune province hanno già dato avvio alla cosa e certamente se ne può parlare anche qui, ma l'iniziativa deve essere comune».
Dello stesso parere anche la dirigente del Marconi, Ester Scarabello: «Non abbiamo avuto indicazione sulla settimana corta e al momento, l'orario sarà sempre lo stesso, comprendente anche il sabato, vedremo nel corso dei prossimi giorni». Per i tecnici la situazione è un po' diversa perché le ore di frequenza sono maggiori, 32 spalmate su 6 giorni, ridurre a 5 significherebbe far uscire i ragazzi in pratica alle 3 del pomeriggio e oltre dunque il risparmio energetico in realtà sarebbe quasi nulla. Ma non è tutto: a questo si devono aggiungere altri fatto che sono determinati: ad esempio la mensa, bisognerebbe lasciare i ragazzi almeno il tempo di pranzare con un ulteriore allungamento di orario.
E i trasporti? Già con le entrate scaglionate è stato difficile organizzare tutto perché molti studenti, soprattutto chi arriva da fuori comune di Latina, non hanno pullman che possano riportarli a casa in breve tempo, e dunque non avrebbero neanche la possibilità di fare i compiti a casa o praticare per esempio, attività extrascolastiche. Sono tutte problematiche a cui, nel caso in cui si decida di dare avvio alla settimana corta, bisognerà far fronte, in particolare per la questione trasporti.
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