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Case della comunità e ospedali di comunità per avvicinare la sanità ai cittadini. E' stato presentato questa mattina, nella sede della Asl di Latina in Piazza Celli, il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) che, tra le misure previste, dedica importanti finanziamenti al potenziamento dell’assistenza territoriale grazie alla creazione di strutture e presidi territoriali, al rafforzamento dell’assistenza domiciliare e a una più efficace integrazione con tutti i servizi socio-sanitari. Ne hanno parlato l’assessore alla Sanità della Regione Lazio Alessio D’Amato e il direttore generale della Asl di Latina Silvia Cavalli, insieme al prefetto Maurizio Falco, al sindaco Damiano Coletta e al presidente della Provincia Carlo Medici. Saranno in particolare 20 le Case della comunità distribuite uniformemente su tutti i cinque distretti socio sanitari, nove invece gli ospedali che si occuperanno della gestione di pazienti cronici. A queste strutture strategiche si affiancheranno poi le centrali operative territoriali, cinque in tutto, che oltre a governare l'intera offerta gestiranno direttamente il servizio della telemedicina.
“Sempre di meno saremo una sanità di attesa, che aspetta il paziente che arriva – spiega la direttrice Silvia Cavalli - Sempre di più saremo invece una sanità di iniziativa, con modelli di presa in carico attiva che aumenteranno e diventeranno la modalità principale di presa in carico dell’azienda sanitaria. Tutto questo si svilupperà all’interno di reti cliniche per garantire anche l’intensità di cure ai pazienti”. Per quanto riguarda i tempi di realizzazione, l'assessore D'Amato precisa che saranno strettissimi: "L'Europa concede i fondi - puntualizza - ma chiede di avere tempi e cronoprogramma certi. Entro la fine di ottobre licenzieremo le progettualità del Lazio".
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