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«Undici ambulanze bloccate al pronto soccorso del Santa Maria Goretti di Latina. Di fatto, la provincia di Latina è in gran parte scoperta». Lo afferma Vinicio Amici, segretario regionale Confail Sanità Lazio, in riferimento a una situazione che si è creata ieri - 1 aprile - con mezzi fermi sia per la mancanza di barelle sia per l'attesa dell'esito del tampone da parte del paziente. Una situazione non nuova, purtroppo, che si ripresenta con il riacutizzarsi della curva pandemica.
«Le postazioni del servizio emergenza-urgenza sono costrette a coprire i vuoti sanitari a causa delle ambulanze ferme lasciando, a loro volta, altri territori senza un mezzo di prossimità. L'assessore regionale alla sanità, Alessio D'Amato, è al corrente di tale situazione? La sanità del Lazio intende tutelare così la salute dei cittadini?»
Non si è fatta attendere la replica di Asl e Ares 118 che parlano di allarme inesistente.
Dal sindacato arriva la richiesta di «rivedere immediatamente il sistema Ares 118 e il servizio emergenza-urgenza, portato avanti dagli operatori sanitari tra mille difficoltà e sacrifici». Segnalato, infine, che ai medici «soprannominati gli 'eroi della sanità' con gli infermieri, gli autisti ed i barellieri, non verrà più riconosciuta l'integrazione Covid di 20 euro l'ora a partire dal prossimo giugno, un taglio previsto inizialmente dal 1 aprile»
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Il Messaggero