Ponte progettato da Morandi a Sabaudia, il sindaco chiede aiuto: «Ci servono 3 milioni per i lavori»

Il ponte "Giovanni XXIII" a Sabaudia, progettato da Riccardo Morandi
Il sindaco di Sabaudia, Giada Gervasi, ha scritto al ministro delle infrastrutture Riccardo Toninelli e a quello dell'interno Matteo Salvini per sollecitare interventi sul...

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Il sindaco di Sabaudia, Giada Gervasi, ha scritto al ministro delle infrastrutture Riccardo Toninelli e a quello dell'interno Matteo Salvini per sollecitare interventi sul ponte "Giovanni XXIII" che è stato progettato da Riccardo Morandi, come quello crollato a Genova, e che ha fatto registrare diversi problemi.


La struttura è stata oggetto di verifiche e l’ultima relazione tecnica, datata 10 novembre 2017, «prescrive un intervento di risanamento  finalizzato a preservarne lo stato dagli agenti chimici e fisici propri del contesto circostante».

Il sindaco ricorda come l’amministrazione  si è attivata con due  progetti di manutenzione e messa in sicurezza  nseriti nel piano triennale delle opere pubbliche 2018-2020 ma che per le  opere di risanamento strutturale servono 3 milioni di euro che il Comune non ha. Il sindaco oltre ai ministri ha scritto anche ai presidenti di Regione Lazio e Provincia di Latina.
 
«Stante la tipologia e il carattere d’urgenza degli interventi e i relativi budget necessari alla loro esecuzione, occorre instaurare un rapporto diretto e sinergico tra le diverse istituzioni chiamate in causa e che i ministeri si attivino in prima linea per il supporto all’Amministrazione comunale – continua il sindaco – Dal 2014 in poi, i precedenti ministri e diversi esponenti politici nazionali e regionali, hanno fatto promesse e si sono dichiarati disponibili a investire sulle opere di manutenzione della struttura, ma ad oggi nulla è stato fatto. Il Ponte Giovanni XXIII non è solo il collegamento della città con il suo lungomare, ma rappresenta un simbolo di Sabaudia, del Parco Nazionale del Circeo e non in ultimo dello sport internazionale»

Si punta a recuperare le somme necessarie ai  lavori mentre il sindaco ricorda la richiesta al Ministero dell’Interno in base al Decreto del 29 gennaio 2018 per favorire investimenti in  interventi riferiti a opere pubbliche di messa in sicurezza degli edifici e del territorio. «Pur risultando idoneo, quindi inserito nella graduatoria, l’Ente non è risultato assegnatario del finanziamento in quanto i fondi a disposizione erano terminati».


Dopo la tragedia che ha coinvolto la città di Genova, il sindaco torna alla carica.    Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero