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Sveglia alle 7.30, ginnastica e colazione. Poi lezioni teoriche e pratiche di vela, canottaggio e canoa. È questa la vita dei lupetti di mare che partecipano ai corsi estivi organizzati dalla Lega Navale Italiana presso la sede di Sabaudia e finalizzati a orientare i giovani verso gli sport nautici e al contatto con la natura. Durano circa 10 giorni e hanno per obiettivo quello di dare la possibilità, ai ragazzi che non vivono vicino al mare ma anche a quelli che il mare lo vedono tutti i giorni ma non lo praticano con assiduità, di entrare in contatto con l’ambiente marino e la cultura del mare. In questi giorni è in svolgimento nella città pontina il primo corso della stagione con circa 40 ragazzini tra gli 8 e i 16 anni provenienti perlopiù da Lazio e Campania.
Gli allievi vengono seguiti dagli Istruttori della Lega Navale Italiana e i corsi si svolgono in collaborazione con la Marina Militare, la Federazione Italiana Vela, la Federazione Italiana Canottaggio e la Federazione Italiana Canoa e Kayak. Si studiano i nodi, si impara ad andare in barca, a remare o a pagaiare ma soprattutto si vive a contatto con la natura e si incontrano nuove persone. Si proseguirà con corsi di 10 giorni fino a fine agosto. Le attività vengono svolte nel rispetto delle disposizioni anti covid.
"L'avvicinamento al mare delle giovani generazioni attraverso le discipline nautiche è una delle missioni principali affidate alla Lega Navale Italiana da oltre 120 anni - sottolinea il presidente nazionale della Lega Navale, l'ammiraglio Donato Marzano - In particolare in questi giorni di graduale ritorno alla normalità dopo abbiamo riscontrato numerose richieste di partecipazione ai corsi estivi nei nostri tre Centri Nautici Nazionali di Sabaudia, di Ferrara e di Taranto; corsi che integrano quelli svolti dalle singole sezioni sul territorio e che testimoniano l'importanza dell'ambiente marittimo per tutti noi, a prescindere dal ceto sociale, dall'età e dalle abilità psico-fisiche".
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