Roghi di rifiuti sul litorale di Fondi: i due coniugi davanti al gip

Roghi di rifiuti e scarti vegetali: un'immagine di repertorio
Roghi tossici o semplice incendio di sterpaglie in proprietà privata? Nuovo episodio ma stesso copione a Fondi dove...

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Roghi tossici o semplice incendio di sterpaglie in proprietà privata?

Nuovo episodio ma stesso copione a Fondi dove l'abitudine di ridurre gli scarti vegetali con il fuoco continua a generare situazioni borderline.

L'ultimo episodio, costato addirittura l'arresto a una coppia di albanesi, è avvenuto in località Capratica.

Incendiano rifiuti a Fondi: arrestati in flagranza di reato

A detta dei residenti l'aria stava diventando irrespirabile tant'è che, all'ennesimo rogo, sono intervenuti i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile che hanno arrestato moglie e marito in flagranza di reato. Pesante il reato contestato: attività di gestione dei rifiuti non autorizzata.
Ieri, però, i due sono comparsi davanti al gip Giuseppe Molfese illustrando una versione dei fatti del tutto diversa.

Il giudice, accogliendo la richiesta dell'avvocato Massimo Basile, ha accordato una misura cautelare più blanda rispetto a quanto proposto dal pm ovvero l'obbligo di firma per entrambi nelle giornate di lunedì e giovedì.
Ancora una volta, come già successo in molte altre occasioni a Fondi, accusa e difesa se la giocano sull'entità degli scarti bruciati.
Da una parte il verbale dei carabinieri che parla di rifiuti plastici, metalli, sostanze inquinanti e legnami, dall'altra gli indagati secondo i quali il rogo, perlopiù di piante secche, sarebbe avvenuto all'interno della propria azienda agricola e in maniera controllata.

Sotto sequestro un furgone, secondo l'accusa carico di rifiuti plastici poi bruciati.

L'ordinanza antincendio del vice sindaco di Fondi

In ogni caso il rogo va in contrasto con l'ordinanza antincendio firmata lo scorso 11 giugno dal sindaco facente funzioni di Fondi Beniamino Machietto.



L'episodio ha inoltre rispolverato una questione molto dibattuta sul territorio fondano tra agricoltori, per i quali i roghi di resti vegetali sono fondamentali, ambientalisti, che temono per l'incolumità di un territorio ormai martoriato dagli incendi, e residenti, esasperati da fumi densi e maleodoranti che rendono l'aria irrespirabile. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero