Rifiuti, il sindaco Coletta: «Si rischia l'emergenza sanitaria, aspettiamo Regione e Rida risolvano la questione»

Rifiuti in via Pagnaini in una foto di repertorio, il capoluogo rischia di ritrovarsi così nel giro di pochi giorni
In seguito alla nota emessa nella tarda serata di ieri dal la Rida Ambiente Srl che ha avvisato dell’immediata sospensione del servizio di trattamento e recupero dei...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
In seguito alla nota emessa nella tarda serata di ieri dal la Rida Ambiente Srl che ha avvisato dell’immediata sospensione del servizio di trattamento e recupero dei rifiuti urbani indifferenziati per i Comuni che conferiscono presso l’impianto Rida di Aprilia, e della successiva comunicazione da parte dei curatori fallimentari della Latina Ambiente dell’interruzione della raccolta in città, il Sindaco Damiano Coletta si è subito attivato prendendo contatti con l’Assessore all’Ambiente della Regione Lazio Mauro Buschini.


«L’Assessore – spiega Coletta – proprio questa mattina mi ha comunicato che sta provvedendo a trovare una soluzione per evitare alle città interessate situazioni di emergenza igienico sanitaria causata da cumuli di rifiuti abbandonati sui marciapiedi e dalle temperature elevate che si stanno registrando in questi giorni».

«Il problema non dipende da questo Comune – aggiunge il Sindaco – ma riguarda i rapporti tra Rida e Regione. Insieme agli altri Comuni della provincia che conferiscono nella discarica di Aprilia subiamo le conseguenze del disservizio».






  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero