Sabaudia, revocati i domiciliari all'ex sindaca e assessore

Sabaudia, revocati i domiciliari all'ex sindaca e assessore
Sono stati revocati gli arresti domiciliari per l'ex sindaca di Sabaudia, Giada Gervasi (nella foto) e per Innocenzo D'Erme, ex assessore ai Lavori pubblici della...

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Sono stati revocati gli arresti domiciliari per l'ex sindaca di Sabaudia, Giada Gervasi (nella foto) e per Innocenzo D'Erme, ex assessore ai Lavori pubblici della città delle dune. La decisione è stata presa dal giudice Giorgia Castriota che ha accolto l'istanza degli avvocati difensori, nonostante il parere negativo del pubblico ministero. Il giudice ha comunque disposto il divieto di dimora a Sabaudia e l'interdizione dai pubblici uffici per un anno. Il processo per il sistema di corruzione scoperto a Sabaudia inizierà l'8 settembre prossimo.

Sotto accusa, oltre all'ex sindaca, altre cinque persone raggiunte da ordinanza di custodia cautelare nell'ambito dell'inchiesta Dune che ha provocato la caduta dell'amministrazione cittadina. Davanti al tribunale di Latina dovranno comparire a settembre, oltre alla Gervasi, l'ex assessore ai lavori pubblici Innocenzo Angelo D'Erme, l'ex consigliere comunale Sandro Dapit, l'ex direttore generale del Comitato Sabaudia MMXX Luigi Manzo, il funzionario comunale Giovanni Bottoni e il tecnico Erasmo Scinicariello, supervisore dei lavori per la Coppa del mondo di canottaggio.

L'ordinanza cautelare emessa il 21 febbraio scorso contesta ai sedici destinatari della misura, a vario titolo, i reati di peculato, corruzione, induzione indebita a dare o promettere utilità, turbata libertà degli incanti e del procedimento di scelta del contraente e falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atto pubblico. L'indagine, partita novembre 2019 in seguito ad un attentato incendiario alla sede dell'ente Parco nazionale del Circeo e le minacce al comandante della stazione dei carabinieri forestali, ha portato alla luce non soltanto undici episodi di turbativa d'asta per alcune gare relative all'organizzazione della tappa dei mondiali di canottaggio ma anche una serie di irregolarità nell'assegnazione delle concessioni demaniali sul lungomare di Sabaudia.

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Il Messaggero