Latina, ressa al Cup di Largo Celli, parole grosse e spinte: la Polizia riporta la calma

Latina, ressa al Cup di Largo Celli, parole grosse e spinte: la Polizia riporta la calma
La situazione è ben nota a tanti cittadini alle prese con le prenotazioni e con le visite ambulatoriali a Latina. Il centro unico di prenotazione dell'ospedale Santa...

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La situazione è ben nota a tanti cittadini alle prese con le prenotazioni e con le visite ambulatoriali a Latina. Il centro unico di prenotazione dell'ospedale Santa Maria Goretti chiuso ormai da mesi e ancora non accessibile nonostante ormai la riapertura e il riavvio di tutte le attività, centinaia di utenti in attesa, disagi a non finire.

La conseguenza è che ogni giorno chi si reca nell'unico cup aperto, quello della Asl di Largo Celli, è costretto ad attese lunghissime per prenotazioni e pagamenti. Tutti pazientemente in fila, rigorosamente fuori per evitare assembramenti all'interno della struttura e poco importa che l'affollamento sia qualche metro oltre il portone d'ingresso. A regolare gli accessi c'è il personale della Cri, che misura la temperatura, fornisce i numeretti, cerca di tenere la situazione sotto controllo. Ci vuole poco però perché la situazione degeneri improvvisamente.
È bastata la pioggia delle scorse settimane, che ha costretto i cittadini in attesa a ripararsi in massa sotto la copertura della scala.

Ed è bastata la prima giornata di grande caldo, quella di ieri, per creare una piccola folla che ha trovato riparo sotto l'ombra dello stesso porticato. Tutti inevitabilmente troppo vicini. Il personale fa notare che gli assembramenti sono vietati e che, dunque, è meglio allontanarsi.

Volano parole grosse, più di qualcuno reagisce male, c'è chi pretende di entrare, chi fa notare che è impossibile trascorrere ore di attesa in piedi sotto il sole, chi alza inevitabilmente la voce. Per poco non si arriva alle mani, con accuse pesanti al personale che chiedeva di mantenere le distanze. Fatto sta che ieri, in largo Celli, è stato necessario l'intervento di qualche agente di polizia della squadra volante, arrivato dall'altra parte della strada, per controllare la situazione e riportare tutti alla calma. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero