Redditi di cittadinanza, blitz della polizia all'Anagrafe di Latina

Redditi di cittadinanza, blitz della polizia all'Anagrafe di Latina
Una mattinata di trambusto in via Ezio, negli uffici comunali dell'Anagrafe. A metà mattina gli ingressi sono stati bloccati. «Ho un appuntamento»,...

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Una mattinata di trambusto in via Ezio, negli uffici comunali dell'Anagrafe. A metà mattina gli ingressi sono stati bloccati. «Ho un appuntamento», «Devo ritirare la carta di identità». In tanti hanno chiesto di entrare ma si sono sentiti rispondere: «Dovete aspettare». Già, perché dentro agli uffici comunali era in corso una perquisizione.

Facciamo un passo indietro. Da settimane la Squadra Mobile sta indagando su un traffico di documenti nell'ambito di una indagine più ampia sui redditi di cittadinanza percepiti illegalmente da persone che hanno ottenuto la residenza nel capoluogo pontino malgrado - questo il sospetto - non vivano a Latina.

Sull'inchiesta della Procura c'è il massimo riserbo e non si sa quanti siano i percettori di reddito di cittadinanza sotto verifica. L'inchiesta è partita perché la documentazione allegata alla richiesta di reddito di cittadinanza non era regolare, ecco perché ieri mattina gli agenti della Questura sono andati a cercare gli originali. Immediatamente è stato informato il commissario prefettizio Carmine Valente, che ormai da mesi guida il Comune, e in via Ezio è arrivato il dirigente del Settore Anagrafe.

Da quanto si apprende l'attenzione degli inquirenti si è concentrata su un dipendente comunale che già in passato era stato controllato nell'ambito di un'inchiesta , senza poi peraltro aver avuto conseguenze giudiziarie rispetto a quel caso. Gli agenti gli hanno notificato un avviso di garanzia e proceduto a al sequestro della memoria del suo computer. Il sospetto è che le persone sotto indagine abbiano ottenuto il reddito grazie a certificati di residenza fasulli che il dipendente comunale avrebbe falsificato. Ma al momento questo è solo un sospetto.

Per ore si è sparsa la voce negli uffici di piazza del Popolo che il dipendente comunale fosse stato arrestato,. In realtà - a quanto risulta - gli agenti lo hanno invitato a seguirli in questura dove gli hanno fatto firmare il verbale dell'avvenuta perquisizione e del contestuale sequestro.


Negli ultimi mesi tante le persone che sono state denunciate in provincia di Latina per aver percepito indebitamente il reddito di cittadinanza, ma questa inchiesta punta ad un livello più alto, a smascherare chi fornisce la documentazione fasulla per poter presentare la domanda. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero