Dopo Bikinioff spunta un nuovo sito che "spoglia" le ragazze, quattro vittime in una scuola di Latina. Indagano i carabinieri

Cinque compagni di classe hanno creato le foto hard per poi condividerle sui social

Dopo Bikinioff spunta un nuovo sito che "spoglia" le ragazze, quattro vittime in una scuola di Latina. Indagano i carabinieri
L'EMERGENZA Sta diventando un'emergenza la diffusione di app e siti web che "spogliano" le ragazze creando immagini realistiche attraverso l'intelligenza...

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L'EMERGENZA

Sta diventando un'emergenza la diffusione di app e siti web che "spogliano" le ragazze creando immagini realistiche attraverso l'intelligenza artificiale. Dopo il caso del "Vittorio Veneto" di Latina, stavolta la denuncia arriva da un'altra scuola superiore della provincia dove si è verificato un episodio molto grave. Cinque ragazzi minorenni hanno estrapolato dai profili Instagram di quattro compagne di classe alcune fotografie assolutamente pulite. Poi le hanno caricate su un sito web progettato appositamente per modificare le fotografie creando immagini pornografiche. Il sofisticato software, basato sull'intelligenza artificiale, in pochi secondi ha inserito il viso delle ragazzine minorenni adattandolo a corpi di donne fotografate in pose "hard". In questo modo sono state generate diverse immagini pedopornografiche che i ragazzini hanno poi condiviso sui social, mostrandole in particolare ai loro compagni.

Quando il caso è stato segnalato alla dirigente scolastica, subito sono stati contattati i carabinieri che hanno avviato le indagini. Ora probabilmente si procederà al sequestro dei telefonini per avviare le analisi tecniche, isolare le immagini pornografiche e avviare un lungo lavoro di approfondimento per capire dove sono state inoltrate o condivise, nella speranza di riuscire a bloccarne l'ulteriore diffusione in qualsiasi contesto, sia scolastico che extrascolastico.

STESSO COPIONE

Il caso appena denunciato ai carabinieri arriva pochi giorni dopo un analogo episodio altrettanto grave avvenuto all'istituto Vittorio Veneto di Latina. Qui i carabinieri sono dovuti intervenire per evitare una rissa tra due gruppi di ragazzini, dopo che una delle immagini era stata scoperta dal fidanzato di una ragazzina, ritratta nuda attraverso l'intelligenza artificiale.

Un insegnante ha capito che la situazione stava degenerando e che c'era il concreto rischio di scontro fisico, così ha chiamato il 112 evitando una rissa che ormai stava per scoppiare. Per il caso di Latina sono tre i minorenni indagati con l'accusa di aver creato o condiviso le foto di ragazzine "spogliate" con la pericolosa intelligenza artificiale di "Bikinioff", un bot che funziona su Telegram ormai tristemente popolare tra i giovanissimi e non solo. Si tratta di foto create artificialmente, ma assolutamente realistiche con i volti reali di alcune ignare ragazze che frequentano l'istituto Vittorio Veneto di Latina.

L'indagine dei carabinieri prosegue e, dopo l'individuazione del primo ragazzino che ha creato le immagini, si sono aggiunti altri due minorenni che hanno avuto un ruolo attivo nella vicenda. I loro cellulari sono stati sequestrati e ora il materiale è al vaglio dei carabinieri. I genitori di una delle ragazze ritratte hanno depositato una denuncia, ma essendoci stato un intervento dopo la chiamata al 112 i carabinieri potranno comunque procedere d'ufficio, anche in assenza di ulteriori denunce. I genitori delle altre ragazze coinvolte, al momento, aspettano l'evolversi della situazione, soprattutto per capire se dai telefoni sequestrati saranno isolati altri file compromettenti, cosa che porterebbe immediatamente a nuove denunce.

NUDE CON UN CLICK

Il nuovo caso, avvenuto in provincia, sembra ancora più grave perché sarebbe stato utilizzato un sito web accessibile a chiunque in maniera davvero semplice. Nella home page appare addirittura una pagina che consente di "personalizzare" le immagini hard impostando alcuni parametri come l'età, i tratti caratteristici, gli accessori. In questo modo si crea una sorta di "modello" di nudo al quale poi si può applicare un viso a piacimento, caricando una fotografia "normale" presa da un qualsiasi profilo social. Un sistema diabolico, accessibile a tutti senza neppure la registrazione, che rischia di trasformarsi in un allarme sociale. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero