Terracina, pulizia acrobatica delle antiche mura ciclopiche grazie ai volontari

Terracina, pulizia acrobatica delle antiche mura ciclopiche grazie ai volontari
Pulizia acrobatica, per le mura ciclopiche di Terracina: a liberarle dalla presenza asfissiante di erbacce e piante infestanti ci pensano gli scalatori della protezione civile...

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Pulizia acrobatica, per le mura ciclopiche di Terracina: a liberarle dalla presenza asfissiante di erbacce e piante infestanti ci pensano gli scalatori della protezione civile cittadina. Armati di caschi, corde, imbragature, competenza e tanta passione, alle 8 di ieri gli specialisti del Nucleo operativo speciale di soccorso hanno momentaneamente accantonato le usuali pareti rocciose per presentarsi al cospetto dell'antico sito che circonda il centro storico, all'interno del parco Oasi, mettendo in campo un'esercitazione che in realtà era un intervento straordinario volto al ripristino del giusto decoro dell'area. Operazione che li ha visti calarsi dall'alto, risalire e restare in bilico sul vuoto per lunghe ore, fino a poco prima di pranzo. Un impegno ripagato da risultati tangibili: metro per metro, buona parte delle mura da tempo nascoste dal verde più invasivo è stata riportata alla luce. Anche se la situazione in cui versavano renderà necessarie ulteriori arrampicate.

«Per completare il lavoro occorreranno almeno altri due interventi, che pensiamo saranno effettuati in primavera», spiega l'assessore all'Ambiente Emanuela Zappone, che ha supervisionato l'iniziativa per conto dell'amministrazione del sindaco Roberta Tintari, organizzatrice dell'evento insieme al nucleo di scalatori protagonisti della pulizia e al resto del gruppo comunale della protezione civile. All'appuntamento, svoltosi dopo il preventivo placet del Mibact, hanno offerto il proprio contributo anche i volontari della sezione locale di Fare Verde. L'operazione pensata dai climbers non è comunque una novità assoluta. Non è la prima volta che gli scalatori della protezione civile Città di Terracina, attivi dal dicembre del 2019, si inerpicano mettendo a disposizione le loro capacità per la tutela dei beni storico-monumentali: in passato si erano ad esempio resi promotori di interventi di alcuni pulizia nella zona del tempio di Giove, invasa da malerbe ma soprattutto immondizia in quantità. Poi, un lungo stop forzato dovuto all'emergenza sanitaria da Covid, seguito dall'atteso ritorno in scena di ieri.

«Hanno restituito bellezza e dignità a un altro angolo della città, non posso che essere entusiasta di quanto fatto», sottolinea l'assessore all'Ambiente. «Ancora una volta gli scalatori del Noss hanno contribuito a fornire un importante servizio in favore della collettività. Per quella che è stata solo l'ennesima dimostrazione di sinergia tra il Comune e le realtà associative che operano sul territorio».

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Il Messaggero