Prossedi, per ricordare Ernest Hébert è arrivato dalla Francia anche l’ex ministro André Vallinì

Andrè Vallinì ex ministro francese e attuale senatore mentre parla dei trascorsi di Ernest Hébert a Prossedi
Prossedi oggi ha “riscattato” definitamente la cultura locale ponendosi al centro di una interessante iniziativa interprovinciale, che ha visto impegnati giovani...

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Prossedi oggi ha “riscattato” definitamente la cultura locale ponendosi al centro di una interessante iniziativa interprovinciale, che ha visto impegnati giovani pittori e amatori della fotografia i quali hanno dato vita nelle ultime settimane ad una interessante mostra che ricorda più da vicino la fine dell’800 ed in particolare la figura e le opere del pittore francese Ernest Hèbert e di sua moglie, Gabrielle, e del suo fido amico, l'artista Napoleone Parisani. A sugellare questa interessante iniziativa sono arrivati da Grenoble e da Parigi, nientedimeno che André Vallini, ex ministro socialista di Holland per i Rapporti con le regioni transalpine nonché già delegato all’Onu, attualmente rieletto senatore, nonché la dottoressa Laurence Huault-Nesme direttrice del Musée Hébert di Grenoble.


Gli ospiti, domenica, sono stati ricevuti dal sindaco di Prossedi, l’avvocato Angelo Pincivero, presso la galleria sul corso dove hanno potuto “rivivere” attraverso le opere mostrate dagli allievi dell’Accademia delle arti ciociara-pontina, i momenti salienti della vita sociale locale e scorci cittadini e delle vallate e monti vicini, che furono proprio alla fine dell’800, impressi nelle tele dall’Hébert e dalla moglie Gabrielle. «E’ con vero e sommo piacere – ha spiegato il sindaco Angelo Pincivero – che Prossedi oggi abbia saputo e voluto dimostrare l’attaccamento dei giovani artisti ad un periodo storico molto lontano che però – aggiunge – ha fatto conoscere la nostra località quale epicentro di una cultura da riscattare in senso lato».

Il senatore Vallini, invece ha puntato diritto sul “riscatto” della cultura non solo di questo stupendo territorio bensì dell’intero comprensorio «che ormai conosco bene». La direttrice del museo francese da parte sua ha auspicato l’interessamento dei giovani artisti dell’Accademia delle belle arti, ma non solo, a visitare il museo dedicato appunto ad Ernest Hèbert, per conoscere meglio nei dettagli la figura e le opere dell’artista.
                           

                                                           Sandro Paglia
 
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Il Messaggero