Processo concorsi Asl, in aula a Latina parla l'assessore regionale alla sanità

L'assessore regionale alla sanità D'Amato
E’ durata quasi due ore la deposizione dell’assessore regionale alla sanità Alessio D’Amato nell’udienza del processo per i concorsi Asl che vede...

Continua a leggere con la nostra offerta speciale:

X
MIGLIORE OFFERTA
ANNUALE
19 €
79,99€
Per 1 anno
SCEGLI
MENSILE
1 €
6,99€
Per 6 mesi
SCEGLI
2 ANNI
40 €
159,98€
Per 2 anni
SCEGLI

VANTAGGI INCLUSI

  • Tutti gli articoli del sito, anche da app
  • Approfondimenti e newsletter esclusive
  • I podcast delle nostre firme

- oppure -

Sottoscrivi l'abbonamento pagando con Google

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

E’ durata quasi due ore la deposizione dell’assessore regionale alla sanità Alessio D’Amato nell’udienza del processo per i concorsi Asl che vede sul banco degli imputati l’ex segretario provinciale del Pd Claudio Moscardelli, l’ex dirigente dell’azienda sanitaria Claudio Rainone e il funzionario Mario Graziano Esposito. 

Interrogato dal pubblico ministero titolare dell’indagine Valerio De Luca, poi dai legali degli imputati Renato Archidiacono, Leone Zeppieri e Luca Giudetti e infine anche dal presidente del collegio Aldo Morgigni, D’Amato ha ricordato i messaggi whats app, acquisiti dal Tribunale -  inviatigli dall’esponente politico per sollecitare la nomina di Rainone a direttore amministrativo e ha precisato come tale tipo di nomina rientri nei poteri del direttore generale. “Tendo a rispettare l’autonomia nella scelta dei collaboratori, Moscardelli dava giudizi positivi su Rainone e si informava sui tempi della nomina”. Rispondendo alla domanda del presidente l’assessore regionale se avesse mai ricevuto sollecitazioni dirette da parte dell’esponente del Pd al di fuori delle riunioni D’Amato ha risposto che tale circostanza non si è verificata. Si torna in aula il 16 giugno prossimo.

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero