Procaccini: «Per il Riesame la Tintari non doveva essere arrestata, oltraggiate l'ex sindaca e Terracina»

Procaccini: «Per il Riesame la Tintari non doveva essere arrestata, oltraggiate l'ex sindaca e Terracina»
«Gioia e amarezza dopo la sentenza del Tribunale del Riesame che ieri ha liberato l’ormai ex sindaco Roberta Tintari e tutti coloro che sono stati arrestati venti...

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«Gioia e amarezza dopo la sentenza del Tribunale del Riesame che ieri ha liberato l’ormai ex sindaco Roberta Tintari e tutti coloro che sono stati arrestati venti giorni fa a Terracina. Naturalmente ho gioito per l’amica onesta e pulita, per la collega attenta e disponibile in tanti anni di buona amministrazione insieme. Ma ho provato anche tanta amarezza perché, secondo i giudici del Riesame, il sindaco di Terracina non doveva essere arrestata e come lei tutti gli altri». Lo dice l’europarlamentare di Fratelli d’Italia-ECR, Nicola Procaccini, all'indomani della sentenza del Riesame. «Purtroppo - continua Procaccini - Roberta non solo è stata arrestata, ma anche insultata, vilipesa, messa alla pubblica gogna da giornali nazionali e locali, blog e social network. Insieme a Roberta, l’intera città di Terracina è stata gravemente oltraggiata, nel pieno della stagione turistica. Al posto del sindaco, indotto a dimettersi per tutelare la propria famiglia, c’è adesso un commissario prefettizio che certamente svolgerà un ottimo lavoro al servizio della collettività, ma che la collettività non conosce e non ha mai votato».

«Continuo ad avere il massimo rispetto per la magistratura, anche per quella inquirente che ha il diritto e il dovere di indagare senza fare sconti nei confronti di chiunque - dice Procaccini - Ma credo anche che talvolta non vi sia la giusta considerazione da parte di alcuni magistrati nei confronti di chi si impegna in politica, sacrificando tempo, serenità, energie e affetti. La mia paura è che con questo andazzo soltanto i delinquenti saranno disponibili a candidarsi, non avendo nulla da perdere. Questo è un problema che ci riguarda tutti, indipendentemente dai ruoli sociali e dai colori politici. In questa campagna elettorale la vicenda giudiziaria di Terracina è stata usata come una clava dalle sinistre per colpire Fratelli d’Italia. Non me ne stupisco e non mi scandalizzo più di tanto. Mi dispiace molto invece che non si tragga il giusto insegnamento civile dalla drammatica vicenda terracinese». 

 

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Il Messaggero