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Un neonato venuto alla luce tre giorni fa al Goretti è stato tenuto per tre giorni a 32 gradi centigradi per evitare danni cerebrali. E' la nuova frontiera della Neonatologia del Goretti. Lo ha raccontato ieri sera il primario, il professor Riccardo Lubrano. «Lo abbiamo appena riportato a temperatura e sta bene. Abbiamo utilizzato un macchinario, forse il più moderno di tutto il Lazio che la manager della Asl Silvia Cavalli ha acquistato per il nostro reparto che è sempre più all'avanguardia».
E' accaduto tutto tra martedì e mercoledì scorso. La madre ha avuto un parto complicato e il bimbo mentre era in utero ha avuto un problema di asfissia rischiando un danno cerebrale, per questo l'equipe ha deciso di utilizzare per la prima volta il macchinario che congela i neonati, o per essere più precisi consente di abbassare la temperatura corporea a 32 gradi centigradi. «E' la terapia più avanzata in questo momento, va fatta entro sei ore dall'episodio. Fino a ieri quando accadeva un problema del genere i bimbi dovevano essere portati nella Capitale. I tempi erano strettissimi - racconta Lubrano - si arrivava sempre sul filo del rasoio soprattuto nei casi che si verificavano a Fondi o a Formia. Ora tutto ciò si può fare a Latina, è una grande sicurezza per le partorienti».
Ieri il neonatino come lo chiama affettuosamente il primario è stato riportato a tempreatura normale. «Voglio ringraziare l'equipe guidata dalla neonatologa Giovanna Pontrelli e tutto il personale infermieristico» dice Lubrano. Il bimbo per tre giorni è stato monitorato continuamente per scongiurare crisi convlusive. «E' andato tutto come previsto il piccolo e la mamma ora stanno bene» .
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Il Messaggero