Il Gip del Tribunale di Cassino - Domenico di Croce - dovrà decidere, entro venerdì, se convalidare o meno il sequestro della discoteca "Blue...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«Il sequestro chiesto dal pubblico ministero Alfredo Mattei - ed eseguito dai Carabinieri di Ponza - fonderebbe su asserite violazioni delle normative anti-Covid19. In buona sostanza il locale isolano, pur avendo licenza per attività di ristorazione - a detta degli inquirenti - pare offrisse agli astanti attività di vero e proprio intrattenimento notturno-discoteca.» - spiega l'avvocato.
Vedi anche > Pugile morto a Ponza, si indaga sul giro di amici: ancora buchi nella ricostruzione
Oggi i titolari dell’attività, per il tramite del proprio legale, hanno formalizzato una richiesta di non convalida del sequestro e, in subordine, comunque richiesta di dissequestro che possa consentire di concludere le attività della bella stagione: a supporto dell’istanza, una corposa mole di documentazione ed autorizzazioni ottenute proprio dai vari uffici del Comune di Ponza. «Non soltanto: pare che detta attività di intrattenimento notturno fosse autorizzata anche dall’Arpa Lazio, e dalla documentazione emergerebbe finanche che i titolari del Blue Moon si erano rivolti ad una società di security per garantire il rispetto delle normative anti-covid. A cagione delle proprie ragioni gli indagati hanno altresì evidenziato che l’ordinanza posta a base della attività degli inquirenti è stata sostanzialmente abrogata da una successiva ordinanza emessa dal Comune di Ponza Il rischio è che oltre 15 dipendenti possano restare senza lavoro». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero