Ponza, nuova aggressione a esponente di Fratelli d'Italia

Ponza, nuova aggressione a esponente di Fratelli d'Italia
Nuova aggressione ieri sera a Ponza al giovane Danilo D'Amico, molto attivo sull'isola con l'associazione culturale Punto di svolta e dirigente provinciale di Fratelli...

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Nuova aggressione ieri sera a Ponza al giovane Danilo D'Amico, molto attivo sull'isola con l'associazione culturale Punto di svolta e dirigente provinciale di Fratelli d'Italia. 


Due persone lo hanno aggredito mentre rientrava a casa, ferendolo al volto con un'arma da taglio. Sei i punti di sutura applicati al poliambulatorio di Ponza. «Ho visto due ombre e non ho avuto il tempo di reagire, mi hanno aggredito e sono fuggiti» - dice D'Amico che sui social ha postato la foto con il volto insanguinato (vedi sotto). Il ragazzo a dicembre era stato già vittima di un'aggressione

«La politica a Ponza è diventata questione di ordine pubblico - dice l'ex sindaco e consigliere di opposizione Piero Vigorelli - le istituzioni debbono intervenire, il prefetto ha il nostro dossier su tutte le irregolarità dell'amministrazione»

Solidarietà a D'Amico è stata espressa dalla leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, mentre il senatore e coordinatore provinciale del partito, Nicola Calandrini, ha sollecitato l'intervento del prefetto e annunciato una interrogazione parlamentare: «Danilo è un nostro dirigente di Ponza, un ragazzo pieno di vita, con una contagiosa passione per la politica. A qualcuno non stanno bene le sue idee ed è stato vigliaccamente aggredito, per la seconda volta in poco tempo. Chi sperava di intimidirlo, si è sbagliato, e di grosso. Ora basta».

Il sindaco di Ponza, Franco Ferraiuolo: «Si dissocia fermamente dal vile gesto compiuto ai danni di D'amico, esprimendogli ampia solidarietà e vicinanza. Questi gesti, qualunque ne sia la motivazione, sono esecrabili e decisamente da condannare» Il primo cittadino: «Esprime grandissima fiducia nell'operato degli inquirenti affinché facciano chiarezza sulla vicenda con la viva speranza che gli aggressori vengano prontamente assicurati alla giustizia». 

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Il Messaggero