Pontinia, al Map le opere di Marafini dedicate al giardino di Ninfa e ai versi di Jaccottet

Pontinia, al Map le opere di Marafini dedicate al giardino di Ninfa e ai versi di Jaccottet
“Ninfa, dignus amore locus”, le opere di Patrizio Marafini dedicate al giardino di Ninfa e ai versi di Philippe Jaccottet A partire da domani, giovedi 22 dicembre a...

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“Ninfa, dignus amore locus”, le opere di Patrizio Marafini dedicate al giardino di Ninfa e ai versi di Philippe Jaccottet A partire da domani, giovedi 22 dicembre a Pontinia,  il MAP Museo dell’Agro Pontino, ospiterà la mostra che il pittore e incisore Patrizio Marafini dedica a Ninfa, “dignus amore locus” luogo degno per l'amore. La mostra, che sarà allestita negli spazi di piazza Kennedy a Pontinia fino al 7 gennaio 2017, è ispirata al poemetto “Ninfa” che il poeta svizzero-francese Philippe Jaccottet, uno dei più importanti poeti francofoni, più volte candidato al Nobel, dedicò al giardino che di recente è stato insignito del premio “Parco più bello d’Italia”, dopo un suo soggiorno giovanile in Italia, ospite di Marguerite Caetani. 

Non è la prima volta che l’arte di Marafini trova ispirazione nella scrittura poetica: l’artista è autore di due pregevoli volumi, “Terre della Memoria” (ed. Cartedautore 2002) e “Pagine di vento “(ed. Cartedautore 2008), che raccolgono un significativo corpus di disegni e incisioni, prodotto di una sperimentazione iniziata negli anni Novanta quando il linguaggio dell’artista corese ha trovato una propria declinazione visiva nella grammatica poetica e nelle suggestioni evocate dai versi di importanti autori della letteratura del Novecento, tra i quali in Elio Filippo Accrocca, Libero de Libero, Giampaolo Rugarli, Plinio Perilli, Gabriella Sobrino, Alfonso Malinconico.
 
Presenterà la mostra, che sarà inaugurata domani, giovedi 22 dicembre, alle 17.30, il poeta Leone D’ambrosio, amico di Jaccottet che in una delle sue ultime poesie profetizzò “Dunque, cos’è il canto? Solo una specie di sguardo”.
Info MAP Museo Agro pontino: 0773 867422 Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero