Polenta con Ogm e mais per animali a Latina, ritirate 15 tonnellate di prodotto

Polenta con Ogm e mais per animali a Latina, ritirate 15 tonnellate di prodotto
Mais destinato a uso animale e con una concentrazione di organismi geneticamente modificati di gran lunga superiore a quella consentita per legge è finito per diventare...

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Mais destinato a uso animale e con una concentrazione di organismi geneticamente modificati di gran lunga superiore a quella consentita per legge è finito per diventare polenta, consumata persino alla recente sagra di Sermoneta. Uno dei controlli a campione svolti dalla Asl ha consentito di risalire a un lotto di 15 tonnellate di prodotto e ritirarlo dal mercato.


Il mulino nel quale è avvenuta la trasformazione è sui Monti Lepini ma la materia prima arriva dalla Campania e sulla fattura che accompagna il "granone" era chiaramente scritto che era destinato a uso animale. Come sia finito in buste da un chilogrammo destinate alla commercializzazione è tutto da capire. La proprietà del mulino - che ha provveduto a “richiamare” i prodotti - ha parlato di una svista ma ulteriori accertamenti sono in corso da parte dei tecnici della Asl di Latina.

È stato informato il Ministero della Salute e di conseguenza è partita un’allerta su scala nazionale. Gli Ogm sono consentiti nei prodotti - e vanno dichiarati in etichetta - nella misura dello 0,9% ogni chilogrammo.

Dall'organizzazione della sagra di Sermoneta, intanto, fanno sapere che  "La farina 
acquistata per la sagra proviene da Pinerolo, in provincia di Torino, una farina selezionata e scelta per I suoi ingredienti naturali e soprattutto di provenienza certificata. Tutte le confezioni sono state inoltre
conservate per garantire la tracciabilità in caso di controlli. La precisazione era d'obbligo non solo per salvaguardare il buon nome dell'associazione festeggiamenti centro storico e della manifestazione
secolare che si svolge a Sermoneta, ma anche per rassicurare quanti hanno partecipato anche quest'anno alla sagra del 22 gennaio: la polenta loro servita era non solo buona, ma soprattutto sana.  Stesso discorso vale anche per il comitato parrocchiale di Doganella di Ninfa, organizzatore della sagra sempre il 22 gennaio nella: la farina in
questo caso proveniva da Cisterna".   Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero