Picchiò un giovane davanti al pub, condannato Roberto Ciarelli

Picchiò un giovane davanti al pub, condannato Roberto Ciarelli
Aveva aggredito senza ragione un ragazzo davanti ad un locale di Latina, ieri per Roberto Ciarelli è arrivata la condanna a due anni e otto mesi di carcere. Il 25enne...

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Aveva aggredito senza ragione un ragazzo davanti ad un locale di Latina, ieri per Roberto Ciarelli è arrivata la condanna a due anni e otto mesi di carcere. Il 25enne componente all'omonima famiglia rom è comparso davanti al giudice per l'udienza preliminare del Tribunale di Latina Giuseppe Molfese per rispondere di un episodio che risale al dicembre dello scorso anno. Quella sera all'esterno di un locale di via del Lido un ragazzo era stato aggredito senza alcuna ragione: secondo quanto raccontato da alcuni testimoni Ciarelli avrebbe iniziato prima a discutere utilizzando un tono minaccioso con la vittima che stava andando via poi aveva iniziato a colpirla con pugni e calci e buttandola a terra. Insieme a lui avevano preso parte all'aggressione anche alcuni amici del 25enne che però non sono stati identificati e che avevano rivolto minacce anche a un addetto alla sorveglianza del pub che era intervenuto. La vittima aveva riportato lesioni giudicate guaribili in 5 giorni e Roberto Ciarelli era stato rintracciato e arrestato nel giro di alcune ore dagli uomini della Questura.

Secondo l'accusa il giovane «si rivolgeva con fare minaccioso ed intimidatorio ad alcuni addetti alla sicurezza, per impedire loro di frapporsi fra gli aggressori e la persona offesa che nel frattempo rimaneva stesa al suolo, priva di sensi». La vittima ed i testimoni mostravano «assoggettamento conoscendo la fama criminale dell'aggressore collegata all'appartenenza dello stesso a famiglie rom locali, circostanza palesata al momento dell'aggressione dall'indagato, il quale già in passato aveva posto in essere condotte simili». Ieri mattina il processo che si è svolto con rito abbreviato su richiesta della difesa rappresentata dall'avvocato Amleto Coronella: il pubblico ministero Antonio Sgarrella al termine della sua requisitoria ha chiesto una condanna a tre anni e tre mesi di carcere, pena che il gup al termine della camera di consiglio ha ridotto a due anni e otto mesi. Ciarelli è tuttora detenuto per altri procedimenti penali.
E. Gan.

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Il Messaggero