Picchia il nuovo fidanzato della sua ex, scatta il Daspo urbano

Picchia il nuovo fidanzato della sua ex, scatta il Daspo urbano
Picchia il fidanzato della sua ex dopo averlo perseguitato e minacciato. La Questura di Latina ha emesso un "Daspo rbano" di un anno a carico di un giovane di 19 anni...

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Picchia il fidanzato della sua ex dopo averlo perseguitato e minacciato. La Questura di Latina ha emesso un "Daspo rbano" di un anno a carico di un giovane di 19 anni accusato di aver perseguitato e infine picchiato il fidanzato della sua ex ragazza.

I fatti - spiega la Questura in una nota - risalgono al mese di novembre 2021, quando il giovane ha iniziato a minacciare l’attuale fidanzato della sua ex, ogni volta lo incontrava per le vie di Fondi, intimandogli di porre fine alla sua attuale relazione sentimentale.

Nel mese di agosto scorso, all’interno di un bar, il 19enne ha aggredito il rivale con un pugno al volto che gli ha provocato lesioni giudicate guaribili in 20 giorni.

«Proprio per arginare i sempre più frequenti casi di violenza commessi nei luoghi di ritrovo di giovani - spiega la Questura - vengono azionati tutti gli strumenti già utilizzati contro gli ultrà in ambito sportivo, come appunto quello di impedire a giovani che si rendono autori di violenze in zone con numerosi locali pubblici e ad alta frequentazione, di stazionare nelle vicinanze dei locali pubblici per un periodo da sei mesi a tre anni, in analogia appunto per i soggetti colpiti dal DASPO sportivo».

Il ragazzo è stato denunciato in stato di libertà dal Commissariato di Fondi per il reato di minacce, lesioni ed atti persecutori. Scatta per lui il divieto, per il periodo imposto, di frequentare locali pubblici o aperti al pubblico destinati alla somministrazione di alimenti e bevande quali pub, taverne, bar e ristoranti nonché locali di pubblico intrattenimento quali discoteche, locali notturni, locali da ballo, ed affini ricadenti nell’area della marina del Comune di Formia. In caso di violazione i destinatari rischiano la reclusione da 6 mesi a 2 anni e la multa da 8.000 a 20.000 euro.

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Il Messaggero