Pazzo di gelosia, minaccia la compagna e le distrugge l'auto: arrestato

Pazzo di gelosia, minaccia la compagna e le distrugge l'auto: arrestato
Ha distrutto l'auto della sua compagna e l'ha minacciata di morte. Un altro grave episodio di maltrattamenti si è consumato a Latina, in zona Nascosa, dove nella...

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Ha distrutto l'auto della sua compagna e l'ha minacciata di morte. Un altro grave episodio di maltrattamenti si è consumato a Latina, in zona Nascosa, dove nella tarda serata del 14 maggio sono intervenuti due equipaggi della squadra volante della Questura chiamati dalla vittima. La donna, 42 anni del capoluogo, ha riferito ai poliziotti che per ragioni di gelosia il convivente l'aveva minacciata davanti ai figli minori e aveva preso poi a danneggiare la sua auto. Mentre gli agenti ascoltavano la signora, si sono accorti di furti rumori che prevenivano dalla parte posteriore dell'abitazione. Qui l'uomo, con una grossa pietra in mano stava rompendo il lunotto della vettura. Alla vista degli uomini della volante, invece di fermarsi li ha minacciati: «Non vi avvicinate o vi ammazzo tutti». Poi ha cercato di dileguarsi per i campi vicini alla casa.

I poliziotti lo hanno inseguito e con non poca fatica sono riusciti a bloccarlo a qualche centinaio di metri. Ma l'aggressore ha continuato con le minacce, ha estratto dalla tasca un coccio: «Vi ammazzo tutti», ha detto. A quel punto gli agenti sono stati costretti a usare uno spray per riuscire a immobilizzarlo e a caricarlo in auto, ma durante il tragitto ha dato in escandescenze prendendo a calci l'auto di servizio della polizia e danneggiando la portiera. Per l'uomo, A.D., di 45 anni, è scattato quindi l'arresto con le accuse di maltrattamenti in famiglia, minacce, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale e per lui si sono aperte le porte del carcere di Latina. La compagna, in sede di denuncia, ha raccontato invece che le botte e le violenze tra le mura domestiche andavano avanti ormai da tempo, tanto da costringerla a vivere nel terrore per se stessa e per i figli.
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Il Messaggero