Passerelle chiuse al Lido di Latina in attesa della manutenzione, assalto alla duna

Passerelle chiuse al Lido di Latina in attesa della manutenzione, assalto alla duna
Passerelle chiuse sul lungomare di Latina e bagnanti costretti a passare sulla duna. È accaduto nelle ultime ore, in particolare sul tratto B di litorale (da Capoportiere a...

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Passerelle chiuse sul lungomare di Latina e bagnanti costretti a passare sulla duna. È accaduto nelle ultime ore, in particolare sul tratto B di litorale (da Capoportiere a Rio Martino), dove, complice la bella giornata, anche se feriale, la spiaggia è stata presa d'assalto. Con un'amara sorpresa: molte passerelle, in questi giorni interessate dai lavori di manutenzione, erano chiuse, interdette al transito. Si tratta, in particolare, di quelle dalla 5 alla 10 incluse, e poi la 13, 14, 15, 16, 17. Aperte invece la 1, la 3, la 4, la 11 (in corrispondenza del quarto chiosco) e la 12 (al quinto chiosco, quello lato lago); e poi dalla 18 alla 21. Mentre la 1, la 3 e la 4 sono nelle immediate vicinanze di Capoportiere, nell'area dell'ex primo chiosco, il tratto compreso tra la 5 e la 10 è invece molto lungo, copre quasi un paio di chilometri e la gente si è trovata di fronte a passerelle interdette al transito, con scene a dir poco surreali.


Per poter accedere alla spiaggia, è stata infatti presa d'assalto la duna, area naturale (il tratto B ricade in area Parco nazionale del Circeo). E proprio per tutelarla, evitando il calpestio, erano nate le passerelle. Ma non c'era solo il problema della mancata tutela della duna: famiglie con bambini piccoli, passeggini e ombrelloni al seguito, ma anche molti anziani, si sono ritrovati a dover affrontare una difficile scalata sulla duna, spesso con l'attrezzatura da spiaggia in spalla. E sono iniziate le proteste e le segnalazioni sui social.

Dietro a tutto questo c'è però un motivo: le passerelle stavano diventando pericolose, come spiega l'assessore all'Ambiente, Dario Bellini, che ha effettuato un sopralluogo ieri mattina: «Alcune stavano diventando potenzialmente a rischio, qualche caduta già si era verificata, e per questo si sta intervenendo in somma urgenza. Alcune sono state chiuse, non perché debbano essere rifatte integralmente, ma perché i lavori devono essere effettuati senza il transito delle persone in quanto si tratta di area di cantiere». Bellini assicura comunque tempi celeri: «La ditta sta lavorando alacremente, forse in maniera meno perfezionata come avvenuto sulla passerella numero 1, che è predisposta specificamente per persone diversamente abili (è stata rifatta integralmente, ndr), e quindi già da domani (oggi, ndr) alcune passerelle saranno riaperte. Poi si continuerà a intervenire in base alle priorità, da quelle messe peggio a quelle in corrispondenza dei chioschi». Per i lavori, inoltre, ci sarà anche una novità: «Per creare meno disagi al passaggio delle persone, chiederemo alla ditta di operare all'alba e al tramonto, ovvero in orari in cui vi sia minore transito di bagnanti».


I lavori del ripristino delle passerelle, che ogni anno vengono svolti in primavera (le strutture lignee sono purtroppo soggette sia all'aggressione degli agenti atmosferici, sia agli atti vandalici) quest'anno hanno dovuto attendere lo sblocco dei cantieri dopo l'emergenza coronavirus. Oltre 250mila sono i fondi impegnati dal Comune per la ricostruzione integrale di non meno di cinque passerelle, e la manutenzione di tutte le altre. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero