Parte il porta a porta a Fondi ma i sacconi non vengono raccolti e i cittadini non collaborano: è caos

Parte il porta a porta a Fondi ma i sacconi non vengono raccolti e i cittadini non collaborano: è caos
FONDI - Che l’inizio sarebbe stato difficile era stato contemplato ma nessuno si aspettava la mancata raccolta dei rifiuti già dal primo giorno. A pochissimo...

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FONDI - Che l’inizio sarebbe stato difficile era stato contemplato ma nessuno si aspettava la mancata raccolta dei rifiuti già dal primo giorno. A pochissimo dall’avvio del sistema porta a porta nel Comune di Fondi, le lamentele sono già tante, troppe, con gli utenti che, a dir poco disorientati, stanno prendendo d’assalto il centralino della De Vizia Transfer. Sono ancora pochi i quartieri in cui è ufficialmente partito il nuovo sistema di conferimento dei rifiuti ma, in più di qualche caso, nonostante i cittadini abbiano rispettato orari e tipologia di scarto, il camion della nettezza urbana non è passato a raccogliere i sacconi. Situazioni molto simili tra loro, con annessa pioggia di lamentele sui social, si sono registrate in via Gegni, in via Rene, alle Querce, a San Magno e in altre strade del territorio. Il problema principale è che i sacconi dell’umido, se lasciati troppo a lungo sotto il sole, finiscono per attirare le tanto temute blatte la cui presenza era stata segnalata con disappunto ancora prima dell’avvio del porta a porta.


Non mancano inoltre casi di scarsa collaborazione da parte dei cittadini che, nonostante la capillare campagna di informazione, il numero verde, le brochure, il sito informativo e i numerosissimi incontri, quando sono scomparsi i bidoni sembravano come cascati dalle nuvole. Senza scomporsi più di tanto, chi non ha trovato il bidone si è limitato a lasciare il pattume sul marciapiede, nella stessa piazzola dove era abituato, fino a qualche giorno fa, a trovare il cassonetto. Ne sono nate così tante piccole mini discariche con i dipendenti della De Vizia che ora si trovano a dover fronteggiare situazioni di difficoltà su più fronti.

In alcuni quartieri, infatti, c’è ancora il vecchio sistema, in altri è partito il porta a porta ma bisogna anche provvedere a ripulire i cumuli di rifiuti indifferenziati creati dai cittadini meno collaborativi. In questo disordine generale, continua anche la consegna dei kit in molte altre parti della città. Insomma, una situazione a dir poco caotica, forse ancor più di quanto amministratori e titolari della società che si è aggiudicata l’appalto da 60 milioni di euro potessero prevedere.


Nella vasta casistica di disagi, c’è anche chi, in maniera a dir poco singolare, non ha ancora ricevuto il kit eppure si è trovato all’improvviso senza cassonetti. In questi casi che, a quanto pare, sono tutt’altro che sporadici, diverse le reazioni: i più civili si sono recati a gettare l’immondizia nei bidoni di altre contrade, i meno rispettosi li hanno lasciati al margine della strada.  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero