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Reato estinto ma confisca confermata per il palazzo Key, in abbandono da anni, un simbolo del degrado nel pieno centro storico di Latina. La sentenza è arrivata ieri sera dalla Corte di appello di Roma chiamata a pronunciarsi rispetto alla sentenza di primo grado del Tribunale di Latina che risale a gennaio 2015 e con la quale Paolo Fontenova, amministratore di fatto della srl, era stato condannato a tre anni di reclusione, Riccardo Silvi a un anno e sei mesi e Paolino Coccato, Lucio Noviello della Falco Immobiliare a due anni, Gian Domenico Brienza a un anno. Per tutti comunque, chiamati a rispondere a vario titolo di infedeltà patrimoniale, sottrazione di beni sottoposti a sequestro, emissione di fatture per operazioni inesistenti, è scattata la prescrizione. Ora bisognerà attendere 90 giorni per la motivazione della sentenza. Secondo gli investigatori, che avevano aperto un'inchiesta in seguito alla denuncia presentata da Leone Marcucci - uno dei soci della Key che ipotizzava una cessione fittizia - la vendita dell'immobile che risale a luglio 2007 fu organizzata per favorire la società Falco. Ora il nodo resta il futuro dello scheletro di cemento, di cui è stata confermata la confisca nonostante l'estinzione dei reati contestati.
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Il Messaggero