Ospedale "Goretti", invasione di scarafaggi nel piano interrato e nel padiglione Porfiri

Una sgradita sorpresa tra i corridoi dell'ospedale Santa Maria Goretti. Quando operatori e infermieri si sono diretti, ieri mattina, a inizio turno, verso gli spogliatoi che...

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Una sgradita sorpresa tra i corridoi dell'ospedale Santa Maria Goretti. Quando operatori e infermieri si sono diretti, ieri mattina, a inizio turno, verso gli spogliatoi che si trovano al piano interrato dell'edificio, hanno dovuto camminare schivando scarafaggi. A decine ne sono stati trovati lungo il corridoio e anche negli stessi spogliatoi. Il tutto a pochi metri dai locali delle cucine. Marco De Marco, infermiere e delegato sindacale dell'Usb, si è accorto che uno degli insetti che aveva visto circolare sul pavimento gli stava camminando addosso. Nel corso della mattinata è tutto tornato alla normalità con un'adeguata pulizia, ma la situazione resta insostenibile per chi lavora all'interno della struttura e può diventare rischiosa per i pazienti. Ma di certo una situazione non nuova per l'ospedale di Latina. Fenomeni analoghi erano già stati segnalati negli anni scorsi e meno di un mese fa colonie di scarafaggi erano state avvistate perfino all'interno del day hospital oncologico, nell'area del padiglione Porfiri destinata ai pazienti. Qualche tempo fa qualche insetto, raccontano gli operatori, era comparso anche dentro i carrelli utilizzati per trasportare il vitto dalle cucine ai reparti. La direzione sanitaria, informata dell'accaduto, aveva disposto una nuova disinfestazione di alcuni dei locali del nosocomio, regolarmente eseguita circa un mese fa. Ma il problema, a questo punto, sembra tutt'altro che risolto. E quanto accaduto ieri è la prova che l'infestazione non è stata debellata e che il rischio non è stato eliminato alla radice. Marco De Marco, infermiere e delegato sindacale dell'Usb sanità, attraversa gli stessi corridoi che percorre decine di volte al giorno e mostra, nei sotterranei del Goretti, tubi scoperti e pezzi di controsoffitto caduti, ma soprattutto grate e tombini sul pavimento dei corridoi con vistose crepe, dalle quali con ogni probabilità arrivano gli insetti che hanno ormai colonizzato alcuni locali dell'edificio. «Evidentemente spiega De Marco le disinfestazioni non bastano più. Occorre anche provvedere a una maggiore manutenzione in diverse zone della struttura».


Intanto la Asl in un comunicato afferma che  «la Direzione Sanitaria precisa che si è provveduto con immediatezza ad una disinfestazione». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero