Ucciso a bottigliate durante la festa, fermato un uomo per omicidio

Ucciso a bottigliate durante la festa, fermato un uomo per omicidio
Decreto di fermo per un cittadino nigeriano gravemente indiziato di aver ucciso un suo connazionale a Sermoneta. Le indagini per risalire all'autore del delitto di via...

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Decreto di fermo per un cittadino nigeriano gravemente indiziato di aver ucciso un suo connazionale a Sermoneta. Le indagini per risalire all'autore del delitto di via Dormigliosa, dove ha perso la vita John Eric, 31 anni, residente a Roccagorga, sono state effettuate dai carabinieri del Nucleo investigativo, coadiuvati dai colleghi della Compagnia di Latina e dai colleghi di Aprilia. Le attività di indagine sono state coordinate dalla Procura della Repubblica di Latina.  

L'allarme per l'omicidio è stato lanciato al 118 all'alba di ieri da un uomo di 80 anni, proprietario di un edificio in via Dormigliosa 34 a Sermoneta dal quale sono stati ricavati quattro appartamenti dati in affitto a lavoratori stranieri. Nel cortile di fronte all'ingresso di una delle abitazioni era infatti riverso a terra un uomo in una pozza di sangue. I sanitari non hanno potuto fare altro che constatare il decesso per omicidio, così come ha poi confermato il medico legale.

John Eric, che viveva a Roccagorga, era arrivato a Sermoneta per partecipare a una serata tra connazionali, come sembra facessero spesso senza creare alcun problema.
L'altra sera invece, forse qualche bicchiere di troppo ha fatto scatenare una lite tra diverse persone, futili motivi, insulti che sono degenerati in una scazzottata. L'uomo sottoposto a fermo avrebbe impugnato un oggetto tagliente, probabilmente una bottiglia rotta, e inferto alcuni fendenti al volto e al collo del 31enne provocando una ferita fatale alla giugulare. Il 31enne sarebbe morto nel giro di pochi minuti dissanguato, ma le vere cause del decesso saranno appurate questa mattina, quando all'ospedale Santa Maria Goretti di Latina sarà eseguita l'autopsia, disposta dal magistrato di turno della procura di Latina.  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero