Non erano falsi ciechi, archiviato il caso di una famiglia di Minturno

Non erano falsi ciechi, archiviato il caso di una famiglia di Minturno
Archiviato il procedimento penale nei confronti di un'intera famiglia di Minturno, nei confronti della quale pendeva l'accusa di truffa aggravata e continuata ai danni...

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Archiviato il procedimento penale nei confronti di un'intera famiglia di Minturno, nei confronti della quale pendeva l'accusa di truffa aggravata e continuata ai danni dello Stato. Secondo la Procura  madre e figli avevano ottenuto pensioni attestando falsamente di essere ciechi.

 
L'indagine risale a giugno 2012 ed ebbe una vasta eco mediatica:  «In realtà l’unica colpa di questi soggetti era ed è essere nati con una patologia   nota come aniridia congenita dovuta a una mutazione del Dna- spiega l'avvocato Pasquale Lattari che ha assistito la famiglia  - peccato che la Polizia giudiziaria  e la Procura di Torino da cui partiva la richiesta   si siano dimenticati di verificare molto più semplicemente la patologia. La legge 138 del 2001 equipara le persone affetta da tale patologia – noti anche come ipovedenti gravi – alla stessa categoria dei ciechi totali a tutti gli effetti previsti indennità e pensioni o collocamento obbligatorio come centralinisti e via discorrendo» 

Da registrare che, nel frattempo, la donna indagata e alla quale venne sospesa la pensione, come ai figli, è deceduta «non possiamo dire per questo procedimento ma per le conseguenze mediate».  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero