«Non è sicura», discoteca sequestrata a Sperlonga

«Non è sicura», discoteca sequestrata a Sperlonga
SPERLONGA Rischi per i clienti in caso di incendi ed evacuazione di massa, mancato rispetto del testo unico per la sicurezza sul lavoro e modifiche strutturali: sono solo alcune...

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Rischi per i clienti in caso di incendi ed evacuazione di massa, mancato rispetto del testo unico per la sicurezza sul lavoro e modifiche strutturali: sono solo alcune delle gravi irregolarità riscontrate dalla polizia nella discoteca Valle Corsari di Sperlonga. Salvo miracoli legali, è finita la stagione per uno dei locali più in voga degli ultimi anni dell'intero litorale. Serate danzanti del sabato sera, aperitivi, addii al nubilato e al celibato, compleanni e feste a tema: i giovani da giugno a settembre si riversavano in massa nel locale ma, con buone probabilità, dovranno trovare altre soluzioni per agosto. La discoteca è stata infatti sottoposta a sequestro preventivo.

Nessun provvedimento, invece, per quanto riguarda le altre parti della struttura che vanta anche un rinomato stabilimento balneare in uno dei tratti di costa più ambiti del litorale, quello compreso tra la Torre Truglia e la Grotta di Tiberio, e l'altrettanto noto ristorante. Il sequestro preventivo è stato eseguito ieri dagli agenti del commissariato di Gaeta su disposizione della Procura di Latina, a pochi giorni dal clou della stagione, ferragosto, e a poche ore dal giorno più atteso della settimana, il sabato sera. «Questa mattina - recita la nota della Questura di Latina - è stato eseguito il provvedimento di sequestro preventivo della discoteca Valle Corsari, per carenza delle condizioni di sicurezza e solidità della struttura, oltre ad irregolarità relative ai requisiti previsti per i locali di trattenimento e pubblico spettacolo ex artt. 68, 69 ed 80 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza».
Sempre secondo la stessa nota, i controlli hanno avuto inizio nel mese di aprile, a cavallo delle festività pasquali, quando la discoteca comincia a registrare grandi numeri. Dalle prime irregolarità apparse subito manifeste, gli agenti hanno approfondito l'indagine e gli accertamenti sulle zone utilizzate come discoteca e divenute autentico fulcro della movida del basso Lazio. Grandi numeri, insomma, che richiedono una gestione virtuosa e impeccabile in termini di sicurezza proprio per evitare incidenti dalle conseguenze incalcolabili. Sono quindi stati attuati controlli amministrativi presso i locali di trattenimento danzante e pubblico spettacolo soggetti, fra l'altro, al rispetto del Tulps (Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza) e delle norme poste a tutela dell'incolumità degli avventori, in special modo il Codice di Prevenzione Incendi.
«Nel corso dei ripetuti controlli - prosegue la nota - è stato possibile ricostruire le vicende amministrative del locale degli ultimi tre anni, la cui gestione subentrava alla precedente, regolarmente autorizzata. Infatti sono state riscontrate modifiche allo stato dei luoghi non autorizzate e risalenti carenze relative alle dotazioni di sicurezza ed emergenza, specialmente, in caso di incendio e di evacuazione di massa della discoteca».

La Procura di Latina, condividendo le ipotesi di reato prospettate dalla Questura, ha quindi deciso di emettere un provvedimento d'urgenza a carico del locale. L'operazione era nell'aria: risale soltanto allo scorso 12 luglio un'altra nota della polizia in cui si dava notizia di una maxi sanzione ai danni dello stesso locale per problemi relativi alle autorizzazioni.
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Il Messaggero