Terracina, Nino Benvenuti racconta la sua storia di pugile e il suo esodo dall'Istria agli studenti

Terracina, Nino Benvenuti racconta la sua storia di pugile e il suo esodo dall'Istria agli studenti
Il libro sulla storia del pugile Nino Benvenuti e del dramma dell'esodo degli italiani d'Istria sarà presentato domani alle 10,30 agli studenti del liceo...

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Il libro sulla storia del pugile Nino Benvenuti e del dramma dell'esodo degli italiani d'Istria sarà presentato domani alle 10,30 agli studenti del liceo “Leonardo da Vinci” di Terracina.

Raccontare la storia di un pugile, di un campionissimo, di un simbolo dello sport italiano quale Nino Benvenuti è raccontare un pezzo della storia italiana, a partire dal dramma delle Foibe e degli esuli degli italiani di Istria, Fiume e Dalmazia.
E’ questo il tema del libro autobiografico scritto da Benvenuti con il giornalista e scrittore Mauro Grimaldi (con la postfazione di Emanuele Merlino, Ferrogallico Editore), un testo arricchito dalle illustrazioni di Giuseppe Botte. Insieme a Mauro Grimaldi sarò presente l’europarlamentare Nicola Procaccini, mentre l’incontro sarà moderato dal giornalista Fabio Benvenuti.                

L'autobiografia a fumetti di Nino Benvenuti, uno dei più grandi pugili italiani, è il racconto di un ragazzo e del suo sogno, ma, anche, di un dramma... Il dramma degli italiani di Istria, Fiume e Dalmazia costretti all'esodo, dopo la Seconda guerra mondiale. «Ci sono storie - dice - che non si possono dimenticare. La mia è una di quelle. Di un popolo intero. Cacciato, umiliato, calpestato, strappato dalla propria terra senza che nessuno, dico nessuno, abbia alzato un dito per difenderlo. Di un popolo dimenticato, la cui storia è stata oscurata per anni, cancellata dai libri di storia, negata. A chi per oltre mezzo secolo ha negato le migliaia di morti, le violenze, le foibe. A chi, ancora oggi, nega. Io non ho mai dimenticato. Chi sono, da dove vengo, le mie origini. Mi chiamo Nino, Nino Benvenuti. Questa è la mia storia». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero