Nella Coppa del Mondo la sciabolatrice Petraglia sfiora il podio a squadre

Nella Coppa del Mondo la sciabolatrice Petraglia sfiora il podio a squadre
FORMIA - Il quarto posto nella prova a squadre di Caracas in Venezuela è stato bissato dall’Ital-sciabola femminile anche lo scorso week-end nella seconda tappa di Coppa del...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
FORMIA - Il quarto posto nella prova a squadre di Caracas in Venezuela è stato bissato dall’Ital-sciabola femminile anche lo scorso week-end nella seconda tappa di Coppa del Mondo sulle pedane francesi di Orléans.




Il quartetto composto dalla scaurese Martina Petraglia, dalla livornese Irene Vecchi, dalla siciliana Loreta Gulotta (trio in forza alle Fiamme Gialle) e dalla salernitana Rossella Gregorio (Carabinieri) si è inchinato in semifinale per 6 stoccate di differenza (39-45) all’Ucraina trascinata dalla fuoriclasse Olga Kharlan.



La numero 2 del ranking Fie è stata l’indiscussa protagonista anche in finale firmando ben 20 dei 45 punti nell’ampio successo contro le campionesse mondiali in carica della Russia.



Le azzurre erano partite bene superando negli ottavi Honk Kong (45-32) e nei quarti gli Stati Uniti (45-40), orfani di Mariel Zagunis, la numero 3 delle classifiche internazionali ma forti della 19enne Palmedo.



Agguantato il pass per la final four, è arrivata prima la battuta d’arresto contro l’Ucraina di Kharlan, Kravatska e Vorinina (la Pundyk a completare il team giallobù) e nella finalina un altro brusco stop per 39-45 contro le transalpine Berder, Boudiaf, Brunet e Lembach, autrici di una pregevole rimonta, che si sono riprese la rivincita dopo due sconfitte precedenti contro le azzurre.



Un quarto posto che resta un risultato prezioso per le ragazze guidate dal ct Giovanni Sirovich, presente nella trasferta sulla Loira e che mettono fieno in cascina in vista della qualificazione olimpica di Rio 2016: al traguardo mancano ancora due gare e la Polonia, concorrente diretta per lo slot europeo, si è allontanata complice l’ottavo posto in terra francese.



“Peccato perché la sfida contro l’Ucraina, che considero la squadra più forte, è stata equilibrata fino alla fine. Il tempo scorre veloce e le Olimpiadi si avvicinano e guadagnarmi il posto in squadra non sarà certamente un’impresa facile”, ammette la Petraglia, chiamata a sostituire Ilaria Bianco ancora lontana dalle pedane perché in fase di recupero dopo l’infortunio alla schiena.



Nella prova individuale, dopo aver superato la fase a gironi collezionando quattro vittorie e due sconfitte, la 23nne atleta nativa di Formia è stata eliminata nel tabellone delle 128 per 12-15 dalla giapponese Norika Tamura, classe ’91 e numero 45 del ranking Fie.



Da ricordare tra l’altro che nella stagione 2013-2014, sempre in terra d’Oltralpe, Martina firmò un brillante 16° posto in cui le fu fatale la russa Ekaterina Dyachenko.



Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero