Muore in carcere a 26 anni, i genitori: «Per favore dateci delle risposte»

La vittima è Dorin Cosmin Tebuie, appena 26enne, trovato senza vita nella sua cella

Muore in carcere a 26 anni, i genitori: «Per favore dateci delle risposte»
Una morte tutta da chiarire, avvenuta nel carcere di Viterbo. La vittima è Dorin Cosmin Tebuie, appena 26enne, trovato senza vita nella sua cella. La polizia penitenziaria,...

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Una morte tutta da chiarire, avvenuta nel carcere di Viterbo. La vittima è Dorin Cosmin Tebuie, appena 26enne, trovato senza vita nella sua cella. La polizia penitenziaria, domenica mattina alle 8, ha lanciato l'allarme dopo aver trovato il detenuto, residente a Latina, morto nel suo letto.


Sul decesso la Procura di Viterbo ha aperto un fascicolo, il primo obiettivo degli investigatori è stabilire le cause della morte, considerando la giovane età del detenuto e le condizioni di salute che sembravano buone.

Cosmin Tebuie era originario della Romania e stava scontando nel carcere di Mammagialla una pena di quattro anni per rapina e incendio. Fatti accaduti il 29 luglio 2021 a Borgo Grappa, per i quali era stato già giudicato e condannato a 5 anni. Gli restavano circa 4 anni da scontare ma, essendo un detenuto modello, il suo avvocato, Giovanni Codastefano, stava lavorando per ottenere dei benefici, in particolare puntava alla detenzione agli arresti domiciliari.

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, il 26enne non si trovava in cattive condizioni di salute. Poche ora prima di morire ha telefonato ai genitori, rassicurandoli sulle sue condizioni di salute: «Sto bene, non vi preoccupate». Ma nel corso della notte è accaduto qualcosa. La dinamica è avvolta nel mistero, le uniche certezze sono quelle del ritrovamento del corpo. Un agente del turno mattutino, vedendolo ancora nel letto, ha inizialmente pensato che stesse ancora dormendo, ma una volta entrato nella cella si è accorto che il giovane non respirava più.

Il sostituto procuratore Eliana Dolce ha aperto un'indagine, oggi affiderà l'incarico al medico legale per eseguire l'autopsia. Solo l'esame tecnico potrebbe dare informazioni utili per capire cosa abbia provocato il decesso. Dall'esame esterno del corpo sembrerebbe che non ci siano segni di violenza evidenti. Al momento la pista più accreditata resta quella della morte per cause naturali. La conferma o meno del malore arriverà solo dopo che il medico legale, avrà eseguito tutti gli esami, compresi quelli di laboratorio.

I familiari, sconvolti per quanto accaduto, assistiti dall'avvocato Giovanni Codastefano, chiedono risposte: «Vogliamo sapere cosa è accaduto a nostro figlio, lo avevamo sentito la sera prima e ci aveva detto al telefono che stava bene. La notizia della sua morte ci ha sconvolti, abbiamo fiducia negli investigatori e speriamo arrivino delle risposte chiare al più presto possibile».

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Il Messaggero