Muore a 59 anni in clinica, indagine per omicidio colposo

Muore a 59 anni in clinica, indagine per omicidio colposo
Il sostituto procuratore della Repubblica di Cassino Flavio Ricci ha aperto un fascicolo per omicidio colposo contro ignoti per accertare le cause ed eventuali...

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Il sostituto procuratore della Repubblica di Cassino Flavio Ricci ha aperto un fascicolo per omicidio colposo contro ignoti per accertare le cause ed eventuali responsabilità sul decesso, avvenuto nella giornata di martedì scorso, di una donna di 59 anni presso la clinica privata Casa del Sole-Tommaso Costa di Formia.

La Procura della Città Martire ha ricevuto una prima informativa da parte dei carabinieri di Formia ai quali si erano rivolti i tre fratelli della donna che, su indicazione del suo medico curante, aveva deciso di ricoverarsi il 9 maggio scorso. La paziente lamentava secondo quanto asseriscono i denuncianti una forma acuta di lombosciatalgia che le impediva di deambulare. Quanto si sarebbe verificato nei 22 giorni di permanenza della donna nella struttura di via Giuseppe Paone lo stanno accertando ora i carabinieri che, su indicazione del magistrato inquirente, hanno acquisito la cartella clinica della donna, che non era sposata e viveva sola.

LA DENUNCIA
In particolare, sarà da chiarire innanzitutto la veridicità di quanto denunciato dai fratelli della vittima, che hanno lamentato una scarsa informazione da parte della clinica di via Giuseppe Paone sullo stato di salute della loro congiunta. Dalla Casa del Sole fanno sapere che sarebbe stata la paziente a chiedere di non avvertire nessuno perché non voleva dare notizie sulle sue condizioni di salute, inoltre la sua situazione sanitaria era molto compromessa e non riguardava di certo una semplice lombosciatalgia.


Secondo quanto si apprende, la donna è stata ricoverata sia nel reparto di ortopedia, sia in quello di medicina, dove le è stata diagnosticata un'infiammazione ai nervi, che è andata via via peggiorando fino al sopraggiungere di un arresto cardiocircolatorio. Per la clinica formiana si sono rivelati inutili due risonanze magnetiche, una Tac al cervello e numerosi prelievi e trasfusioni cui è stata sottoposta la 58enne per lenire un'infiammazione nervosa che le aveva sottratto forza agli arti inferiori. Per capire quanto è avvenuto, fino all'arresto cardiaco, sarà determinante l'esame autoptico disposto dalla Procura di Cassino. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero