La scomparsa di Giovanni Musella, lo storico ormeggiatore di Ventotene

La scomparsa di Giovanni Musella, lo storico ormeggiatore di Ventotene
È scomparso a Ventotene Giovanni Musella, un'altra delle essenze isolane. Classe 1942, figlio di una famiglia di storici pescatori, aveva intrapreso la vita di mare con...

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È scomparso a Ventotene Giovanni Musella, un'altra delle essenze isolane. Classe 1942, figlio di una famiglia di storici pescatori, aveva intrapreso la vita di mare con la Span (società partenopea di navigazione), la "madre" della Caremar e della Laziomar, fondata nel 1925. Successivamente si stabilì sull'isola dando vita ad uno dei primi noleggi di barche riservate ai turisti, come da tradizione familiare. Il papà Stefano, infatti, era uno degli storici traghettatori per l'isolotto di Santo Stefano e uno dei primi ormeggiatori. Una famiglia, dunque, interamente legata al mare da ragioni affettive e di lavoro. Giovanni era un uomo mite e silenzioso con una grande memoria storica e appassionato di pesca. Da tanti anni aveva perso il dono della vista, ma paradossalmente riusciva a sbrogliare una lenza o ripristinare una rete, meglio di qualsiasi pescatore vedente. Un personaggio molto conosciuto nell'isola, come "il saggio del porto", descritto come "un uomo buono, gentile, umile, sempre disponibile, attento ad ogni particolare esigenza".

UN ANNO DIFFICILE

Un altro "vecchio" legato affettivamente all'isola dell'arcipelago ponziano che se ne va. Quest'anno, all'età di 96 anni si era spento Aniello Gargiulo, secondo di sette fratelli, uno dei primi isolani ad emigrare in Svizzera per poi fare ritorno nei primissimi anni sessanta. Grande lavoratore e fine muratore, fu anche consigliere comunale negli anni di Beniamino Verde, oltre ad essere un visionario che ha creduto nel turismo quale fonte di riscatto per l'isola. Poi Michele Nicolella, uno degli ultimi secondini del carcere di Santo Stefano e Mario Langella, storico capo centrale Enel. I funerali di Giovanni Musella - che abitava in via Luigi Jacono 77 e lascia un vuoto profondo in tutta la famiglia, la moglie Maria Cira e i figli Stefano, Giuseppina, Angela e Luigi si sono svolti ieri nella chiesa di Santa Candida.

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Il Messaggero