Monte Inferno: dai rifiuti tossici alla morte di Don Boschin, la proiezione ad Aprilia

La locandina dell'evento di questo venerdì ad Aprilia
Al Teatro Europa di Aprilia, venerdì 26 maggio, verrà proiettato il documentario “Monte Inferno” della regista Patrizia Santangeli. Il lungometraggio ha...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Al Teatro Europa di Aprilia, venerdì 26 maggio, verrà proiettato il documentario “Monte Inferno” della regista Patrizia Santangeli. Il lungometraggio ha ricostruito la storia della discarica di Borgo Montello, a Latina, realizzata negli anni ‘70, e finita al centro di inquietanti interrogativi che ruotano intorno all’interramento di rifiuti tossici e all'omicidio del parroco della chiesa della omonima parrocchia, Don Cesare Boschin. La proiezione inizierà alle 21. L’evento è organizzato da Italia Nostra, dal Comitato Aprilia Città degli Alberi con la collaborazione della consigliera Carmen Porcelli.

 
"Ad Aprilia il 14 luglio del 2016 - scrivono in una nota congiunta la presidente della sezione locale di Italia Nostra, Giulietta Emiliani, il presidente del comitato Aprilia Città degli  alberi, Gianni Battistuzzi, e la consigliera Carmen Porcelli - un imprenditore ha proposto di realizzare una discarica nella borgata di La Gogna. Ad oggi, nonostante l'impegno a contrastarne la realizzazione, con questa iniziativa intendiamo denunciare le conseguenze che potrebbero scaturire, a livello ambientale e della salute umana, dall'insediamento di un sito delle dimensioni prospettate.
 
Il pensiero è rivolto costantemente sia al progetto di discarica che alla borgata prescelta, dove sono state attive una discarica abusiva, quella di via Savuto, ed una controllata, quella di Santa Apollonia, poi chiusa perché operava in un luogo protetto dal punto di vista ambientale.
 
Da quando entrambe sono state chiuse,  all'incirca 30 anni sono stati abbandonati sotto quei terreni tonnellate di rifiuti inquinanti e tossici che hanno provocato, con ogni probabilità, danni all'ambiente e alla salute umana, nonché modificato irrimediabilmente il paesaggio ricco e rigoglioso della campagna apriliana. Invitiamo, pertanto, le associazioni, i comitati e i cittadini che hanno a cuore Aprilia ad aderire a questa manifestazione".   Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero