Hanno un ruolo fondamentale nelle scuole per l’inserimento degli alunni con disabilità, il lavoro che svolgono viene apprezzato moltissimo tanto dalle famiglie...
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Cosa lamentano nello specifico i dipendenti? Tanto per cominciare, secondo quanto riportato in una nota, sono costretti alle ferie forzate ogni qual volta gli studenti restano a casa per motivi personali o di malattia. In secondo luogo lavorano soltanto dieci mesi all’anno e, per finire, ricevano lo stipendio alla fine del mese successivo a quello in cui hanno prestato servizio (le retribuzioni di dicembre saranno versate loro a fine febbraio). «Riteniamo indispensabile – spiega Cacciotti in una nota - che nelle gare di appalto si tenga conto, a tutto tondo, delle specificità e dei compiti che spettano a coloro che, con grande senso di responsabilità e umana sensibilità, si occupano di inserimento scolastico cosi come si deve tenere conto delle esigenze lavorative del personale che ogni anno perde salario e contributi».
Un vero e proprio stravolgimento dei diritti del lavoratore, insomma, al quale sindacato e educatori hanno detto basta. La Usb ha anche lanciato un appello al Comune in quanto, secondo il segretario Patrizio Cacciotti, tali responsabilità sono da attribuire, almeno in parte, alle modalità con cui è stato strutturato l’appalto. L’amministratore unico della Edu. Fo.P., intanto, ha già dato la sua disponibilità per un incontro il prossimo 18 dicembre. In attesa di tale confronto, tuttavia, sindacato e operatori hanno ritenuto opportuno non revocare lo sciopero. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero