Migrazione di massa dal Sib al Cna: l'onda parte da Sperlonga e contagia tutta la costa

Incontro dei balneari a Sperlonga
SPERLONGA - Prima gli ambulanti, poi i balneari: la Confcommercio di Latina continua a perdere pezzi e consensi. Ed ad innescare l’effetto domino è sempre lei, la...

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SPERLONGA - Prima gli ambulanti, poi i balneari: la Confcommercio di Latina continua a perdere pezzi e consensi. Ed ad innescare l’effetto domino è sempre lei, la temibile Bolkestein, che tanta paura fa ai commercianti come ai titolari di lidi e stabilimenti. Tante chiacchiere e pochi fatti, le stesse cause che hanno spinto nei giorni scorsi i membri della Fiva Fondi a confluire in massa nel Naca, ora spingono gli associati del Sib ad ingrossare le file del Cna. Una rivoluzione partita dalla località balneare pontina per eccellenza, Sperlonga, che ha già contagiato i più importanti comuni rivieraschi.


Oltre 100 gli operatori che hanno partecipato lo scorso 30 marzo alla riunione convocata a Sperlonga alla presenza del sindaco facente funzioni Francesco Faiola e del coordinatore nazionale del Cna Cristiano Tomei con un’unica inevitabile conseguenza: l’appuntamento del Sib, in programma per il prossimo 7 aprile a Terracina, rischia un grave deficit di presenze.
A prendere esempio da Sperlonga sono stati  infatti gli stessi vertici delle sezioni del Sib di Formia, Minturno, Gaeta, Fondi e San Felice Circeo ovvero Lorenzo Maikol Girardi, Adelino Di Nora, Giorgio Riciniello, Roberto Spezzaferro e Gino Mattacchioni, dimissionari ormai da giorni.

A questi si sommano poi pezzi da novanta del sindacato come il vice presidente regionale Vincenzo Cerasoli e il vice presidente provinciale Davide Camerota che hanno a loro volta trascinato altri 110 associati. Chiusa la fase della diplomazia e del Sib, i balneari hanno cominciato a lavorare alacremente a iniziative finalizzate a far valere la posizione del Cna: le concessioni non sono servizi, e quindi soggette a procedure d’asta, ma beni dello Stato.


Se gran parte delle località balneari pontine hanno già fatto in massa la loro scelta, le città di Terracina, Sabaudia ed in parte Latina restano roccaforti della Confcommercio. A migrare nel Cna, per ora, sono stati infatti solo Franco Semente, storico rappresentate dei lidi all’ombra del tempio di Giove, e altri sei operatori. Non sembra un caso, dunque, che il Sib abbia scelto proprio Terracina per far incontrare i membri del sindacato con il presidente regionale Fabrizio Fumagalli.  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero