CORI - Due volte a Cori nelle ultime due settimane. Michele Placido è stato in zona dopo aver ultimato le riprese di 7 minuti, il suo ultimo film incentrato...
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Placido ha apprezzato molto la tranquillità e la bellezza del luogo. Un panorama mozzafiato, che in un batter d’occhio consente di allargare l’orizzonte visivo dalle colline lepine al Tirreno, fino al promontorio del Circeo e alle isole ponziane, passando per l’agro pontino. Un gioiello architettonico seicentesco eretto intorno ad una cappella del secolo precedente consacrata alla Madonna che avrebbe soccorso la piccola Oliva. La semplicità e lo spirito di comunione e di preghiera che circondano e riempiono tutta struttura.
Graditissima anche l’enogastronomia locale. Accogliendo l’invito a pranzo di Padre Luca Volpe, ministro della Casa del Noviziato, Placido ha avuto modo di assaggiare alcune tipicità, unendosi a tavola con i frati Trinitari, i seguaci di San Giovanni de Matha, dal caratteristico abito tricolore, che vi dimorano e ne garantiscono la conservazione e la finalità sociale. Con loro anche amici della confraternita edalcuni giovani studenti e sacerdoti dell’Ordine Trinitario che nel convento completano la propria formazione intellettuale e spirituale.
Placido si è dimostrato gentile edaffabile e a quanto pare queste non saranno le sue ultime visite a Cori e in specie al Santuario della Madonna del Soccorso dove nel frattempo ha avuto modo di stringere una sincera amicizia con i frati Trinitari. Chissà che in futuro non sceglierà anche questi paesaggi e i suoi personaggi come set e protagonisti di una nuova pellicola, o da essi non troverà lo spunto per una nuova trama. Dopotutto lui stesso ha dichiarato nei giorni scorsi che “la provincia di Latina è ricca di territorio cinematografico, più di Roma”. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero