Scherma, lo spadista Russo a un anno dalla vittoria del titolo italiano: progetti e incertezze

Andrea Russo
«E' la più bella soddisfazione della mia carriera, non me lo aspettavo. Il mio volo di ritorno era fissato per le 19:30». Furono le prime parole a caldo...

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«E' la più bella soddisfazione della mia carriera, non me lo aspettavo. Il mio volo di ritorno era fissato per le 19:30». Furono le prime parole a caldo pronunciate dallo spadista scaurese Andrea Russo, dopo aver vinto il suo primo titolo italiano assoluto. E' passato esattamente un anno (era il 6 giugno 2019) dallo storico pomeriggio vissuto nell'affascinante proscenio di piazza Bellini, nel cuore di Palermo. «Una giornata che mi ha cambiato profondamente - ricorda il fuoriclasse del Club Scherma Formia - regalandomi maggior consapevolezza nei miei mezzi. Lo immagini a sei anni, ma quando lo realizzi a 25 ha un sapore ancor più dolce». Sulle pedane siciliane fu una finale tra outsider: l'atleta tirrenico firmò la stoccata decisiva nel minuto supplementare (13-12) contro il torinese del CS Carabinieri, Daniel De Mola. Identico clichè nella semifinale in cui Andrea battè alla priorità (15-14) l'azzurro di Foligno Andrea Santarelli (Fiamme Oro), argento a squadre ai Giochi di Rio 2016, argento e bronzo individuale nel 2019 agli Europei di Dusseldorf e ai Mondiali di Budapest. L'emozione, a distanza di un anno, è ancora forte per il maestro Francesco Leonardi, cui va dato il merito di aver svezzato il talento di scuola pontina.


L'anno scorso Andrea è entrato nella storia scrivendo per sempre il suo nome nell'albo d'oro insieme ai grandi campioni della scherma. Tra i pochissimi a farlo con i colori civili di un club: 10 anni dopo Federico Bollati del Cus Pavia (2009) e Luigi Mazzone del Cus Catania (2002), interrompendo un digiuno durato 24 anni (era il '95) quando il formiano e quasi omonimo Andrea Di Russo conquistò il tricolore a Milano. Intanto con il rinvio al 2021 delle Olimpiadi di Tokyo le qualifiche al via a marzo il calendario è stato stravolto. Gli Assoluti che erano di scena proprio questo week-end a Napoli sono a forte rischio d'annullamento, ma c'è anche l'ipotesi di farli a numero chiuso. Sarà una stagione anomala prosegue Andrea, che nel 2019 fu promosso nella serie A1 a squadre insieme ai compagni d'arma Gianfilippo Di Nucci e Lucio Rasile. Ma voglio ringraziare anche i ragazzi del CrossFit Formia (l'altra disciplina che lo vede protagonista, ndr), che mi hanno dato l'opportunità di allenarmi nel periodo di quarantena. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero