Ieri si è insediato il nuovo comandante provinciale dei Vigili del fuoco di Latina. Cinquantotto anni a novembre, l'ingegnere Stefano Smaniotto viene da Roma, dove nel...
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A Latina il nuovo comandante avrà un importante lavoro da fare: ci sono le nuove caserme da terminare al sud pontino, ma soprattutto c'è la nuova sede del comando provinciale, ormai attesa da troppi anni. «In effetti la sede attuale ha evidenti criticità», ha detto. L'eredità della ex comandante Modesto è quella di una trattativa avviata con la Provincia per l'acquisizione dell'immobile ex Sani. Per il passaggio della ex scuola superiore manca ormai soltanto una firma dal notaio, atto sospeso per il Covid. Poi ci saranno da fare i lavori di adeguamento. «Andrò a rendermi conto di persona: importantissimo è un collegamento agevole con gli snodi stradali principali ed anche l'operatività della caserma stessa, destinata ad ospitare mezzi molto ingombranti e pesanti. Se l'Amministrazione ha stanziato tanti fondi, comunque significa che è un obiettivo. Certo, io stesso non so se riuscirò a vedere la nuova caserma terminata: i tempi degli appalti e dei progetti sono lunghi».
Per il teatro comunale D'Annunzio, i tempi dovrebbero essere più stretti: in questo caso il Comune, presentata l'ennesima Scia, per la riapertura definitiva aspetta proprio l'ok dei vigili del fuoco, che nel tempo hanno dato decine di prescrizioni. Il nuovo comandante, carte alla mano, dovrà esaminare la situazione attuale, alla luce dei numerosi lavori fatti. «Ci sta a cuore la sicurezza dei cittadini, quando viene rispettata non abbiamo mai problemi, questo vale per ogni attività che svolgiamo spiega il comandante Un teatro è particolarmente complesso: per esempio la resistenza al fuoco dei materiali. In Sardegna trasferimmo la Terapia intensiva neonatale da un ospedale all'altro: sembrava impossibile, eppure dopo qualche tempo un medico che mi ringraziò, dicendo che non si era reso conto di dove stava lavorando. Fu un grande riconoscimento».
Capitolo incendi: Latina ha sempre vissuto estati difficili. «Siamo pronti. Ho trovato molto utile negli lo strumento del debriefing: se non già in uso, sicuramente inizieremo: ci serve ad essere più preparati. Le responsabilità dei Dos (Direttori operazioni speciali) sono molto elevate, soprattutto quando devono coordinare più mezzi, spesso di aria e di terra».
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Il Messaggero