A Latina c’è chi vende già scarpe e abiti in barba ai divieti. I commercianti: concorrenza sleale

C’è qualcuno che fa il furbetto durante il periodo di emergenza Covid-19 che stiamo vivendo. Al momento, infatti, sono chiusi tutti i negozi che vendono abbigliamento...

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C’è qualcuno che fa il furbetto durante il periodo di emergenza Covid-19 che stiamo vivendo. Al momento, infatti, sono chiusi tutti i negozi che vendono abbigliamento e una squadra di tecnici esperti nominata dal governo è a lavoro per studiare modi e tempistiche con cui potranno riaprire in sicurezza. Nonostante il divieto, a Latina c’è chi fa orecchie da mercante e come se niente fosse vende abiti, scarpe, intimo in barba alle regole. Si tratta di un negozio cinese situato in zona Latina Ovest al cui interno sembra che la pandemia non sia mai avvenuta.

A Latina negozio vende abiti e scarpe in barba ai divieti

Facendo un giro tra gli scaffali si può trovare gente che sceglie capi d’abbigliamento, prova scarpe, entra in camerino per provare vestiti che poco dopo andrà a riporre sulle stampelle e saranno toccati da altri senza essere sanificati. Gesti quotidiani prima del Covid-19, ma che oggi amplificano il rischio di contagio. Nello store in questione non è presente nessun cartello che vieta alla clientela di avvicinarsi al settore abbigliamento, anzi: ci sono insegne che indicano quali abiti sono scontati e quali fanno parte della nuova collezione. Insomma non è segnalato in nessun modo che la vendita è limitata ad alcune tipologie di prodotti e ci sono interi scaffali e settori con categorie merceologiche non autorizzate dall’ultimo decreto, rimaste accessibili. Mentre frotte di amanti della moda in febbre da shopping non vedono l’ora di infilarsi dentro i negozi e stanno tenendo la carta di credito in tasca per non esporsi a rischi, dunque, qui vengono ignorate le regole e viene messa a rischio la salute pubblica.

Fase 2, abiti in vendita a Latina in barba ai divieti


La stessa situazione si è verificata in altre zone d’Italia, dove i negozi sono stati multati o fatti chiudere per non aver rispettato le regole necessarie per fronteggiare il Coronavirus. Non tutti, però, si comportano scorrettamente. Facendo un giro per altri bazar del centro, del Piccarello, di via Piave e del quartiere Nuova Latina viene fuori che questo caso è una voce fuori dal coro. A differenza del negozio situato in zona Morbella, gli altri mega-store “cinesi” che hanno riaperto si stanno attenendo scrupolosamente alle linee guida del governo e attendono le indicazioni che illustreranno come igienizzare capi e camerini per ridurre al minimo la possibilità di contagio nella fase 2 di convivenza col virus. Nei negozi dove le regole sono rispettate è presente un nastro isolante che blocca l’ingresso ai clienti nei reparti dove è esposta merce che al momento è vietato vendere. Si possono acquistare i prodotti di prima necessità tra cui detersivi, prodotti per l’igiene personale, per la casa e altro, ma non abbigliamento. Alcuni di questi mantengono aperta una parte davvero esigua del negozio, perché tutto il resto è occupato da prodotti che non è consentito neanche toccare. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero