I giudici del Tar danno ragione al Comune e torto alla Schiaffini Travel respingendo il ricorso presentato dalla società contro l’esclusione dalla gara...
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I giudici hanno «ritenuto, che le valutazioni operate dalla Commissione resistono alle censure sollevate dalla parte ricorrente» e quindi respinto al mittente tutti i rilievi mossi da Schiaffini che, ricordiamo, era stato escluso dalla gara poiché la sua offerta tecnica non era riuscita a raggiungere il punteggio minimo previsto. Uno dei punti centrali del ricorso riguardava i mezzi del Comune e quelli che doveva mettere a disposizione l’aggiudicatario. Per quest’ultimo punto «già in sede di offerta (e senza possibilità di integrazione successiva, come erroneamente preteso dalla ricorrente) - spiegano i giudici - dovevano essere puntualmente indicati tutti i mezzi che si intendeva adibire al servizio, i quali dovevano rispondere, cioè essere adeguati, ai requisiti quantitativi e qualitativi disciplinati dalla lex specialis».
E aggiungono: «La Commissione, quindi, nell’esprimere il proprio giudizio di inidoneità dell’offerta tecnica della Schiaffini Travel, ha correttamente tenuto conto del fatto che il reale parco mezzi indicato da questa si riduce a 38 mezzi, posto che dei 33 mezzi del Comune dalla stessa considerati solo 20 sono effettivamente utilizzabili; inoltre, dei 18 mezzi offerti da Schiaffini, i 5 che hanno destinazione d’uso di “autobus per trasporto di persone – uso di terzi da noleggio con conducente (2 addirittura dotati solo di posti seduti e qualificati come “gran turismo) ” e non di “autobus per trasporto di persone – uso di terzi pubblico in linea”, sono stati correttamente valutati come non idonei». Né «può essere considerata parte integrante dell’offerta la mera elencazione del complessivo parco macchine dell’impresa, con la sola indicazione di targhe e modelli ma senza la descrizione dei requisiti minimi richiesti dal capitolato». Soddisfazione per la decisione è stata espressa nella serata di giovedì dal sindaco di Latina Damiano Coletta. «Dopo così tante proroghe avremo il nuovo appalto. Un altro passo avanti - ha commentato - verso il cambiamento».
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Il Messaggero