Striscione di Casapound contro la Karibu La coop invita al dialogo

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LATINA -  “Per una moda che ti veste ce n'è una che ti spoglia". Lo striscione è firmato da Casapound ed è comparso questa mattina davanti...

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LATINA -  “Per una moda che ti veste ce n'è una che ti spoglia". Lo striscione è firmato da Casapound ed è comparso questa mattina davanti alla sede delal coopertiva Karibu, che da anni lavora all'accoglienza dei migranti. Il riferimento diretto dei militanti dell'organizzazione di estrema destra è alla recente iniziativa della cooperativa: la creazione di un marchio di moda prodotto artigianalmente dai richiedenti asilo e dai rifiugiati ospitati in provincia. "Il dubbio – scrive il gruppo – che questo consumismo sia figlio dell’enorme introito che deriva dall’affare  dell’accoglienza dei richiedenti asilo è quasi una certezza”. Casapound ha poi attaccato personalmente la presidente della Karibu Liliane Murekatete, facendo girare sui social una sua foto con abiti firmati.


“Provo un profondo rammarico come donna per le frasi che mi sono state rivolte - spiega Liliane - Provo altrettanta amarezza nel vedere la mia immagine divulgata in modo non appropriato sui canali social. Il mio istinto mi spingerebbe a rivolgermi alle autorità ma la razionalità ancora una volta mi induce a sperare in un confronto costruttivo”. "Siamo sempre ben disposti ad incontrare chicchessia - replicano i militanti di Casapound - ma allora vorremmo avere quelle risposte sul giro di denaro legato ai richiedenti asilo".

In giornata è arrivata intanto la solidarietà del Comune di Latina: "Come amministrazione - dichiara l'assessore alle Politiche Sociali Patrizia Ciccarelli - continueremo ad essere accanto a questi operatori e a supportare il loro lavoro in quanto riteniamo che solo insieme si possa fare in modo che la paura non prevalga sul sentimento di accoglienza e solidarietà insito nella maggioranza dei cittadini e delle cittadine di Latina". 

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Il Messaggero