«Alla movida delle statue, restaurate o meno, non importa niente». E' il commento amareggiato di un cittadino di Latina che ieri mattina è arrivato a piazza...
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Dopo mesi di lavoro le statue sono tornate come nuove, identiche a come erano negli anni Trenta. Ma sotto, sulla piazza nessuno sembra averci fatto caso. E' mattina e i gradini del porticato, il marciapiede e un po' tutta la piazza sono pieni di rifiuti. Bottiglie (perlopiù di birra), mascherine, cartacce lasciate lì dai frequentatori della notte. Non è chiaro se i titolari dei locali se ne siano infischiati o se semplicemente i rifiuti siano stati lasciati dai ragazzi nottetempo quando i locali erano già chiusi. Fatto sta che lo scenario è deprimente.
Sarebbe bello organizzare una specie di suoni e luci "fai da te", la sera del sabato, per catturare l'attenzione dei giovani frequentatori della movida: illuminare le statue e raccontare loro un pezzetto di storia di questa città. Chi era Caldana, il perché delle statue, le analogie con gli altri monumenti cittadini. Forse servirebbe. O forse no. Ma almeno potremo dire di averci provato. Perché il problema non è mandare uno spazzino la domenica mattina a ripulire (pure si potrebbe), il problema vero è insegnare ai ragazzi a buttare le bottiglie di vetro possibilmente nei contenitori per la differenziata e chiedere ai locali si fare più attenzione al decoro. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero