Latina, due rapinatori catturati dalla polizia dopo il colpo alla farmacia di Borgo Carso

L'arresto di Tommaso Agnoni e Luigi Sinibaldi
La telefonata è arrivata al 113 poco dopo le quattro di giovedì pomeriggio, parlava di una colluttazione in atto all'interno della farmacia di Borgo Carso, ma...

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La telefonata è arrivata al 113 poco dopo le quattro di giovedì pomeriggio, parlava di una colluttazione in atto all'interno della farmacia di Borgo Carso, ma quando gli agenti delle volanti sono arrivati sul posto avevano già fatto scattare il piano antirapine. Così è scattata l'operazione che ha portato all'arresto di due ragazzi e che, forse, consentirà di smascherare anche gli autori di altri tre o quattro colpi messi a segno in altrettanti esercizi commerciali del capoluogo pontino e forse di Cisterna.


«L'intervento è stato immediato anche perché, proprio nel tentativo di arginare la sequenza delle rapine - spiegano dalla Questura - era stato rafforzato il dispositivo di controllo del territorio e predisposto uno specifico piano con una minuziosa distribuzione delle risorse». Così, quando ieri pomeriggio la Centrale Operativa informa le unità presenti sul territorio dell'allerta arrivato da Borgo Carso scatta il piano. L'intuizione è giusta: è stata appena perpetrata una rapina ai danni della farmacia di Via Strabone, a Borgo Carso e così, in quel quadrante affidato al controllo degli investigatori della Squadra Mobile, vengono immediatamente presidiati i possibili punti di fuga dei banditi.

Intorno alle 16.30 viene intercettata una Nissan Micra con a bordo due persone «che per fattezze e modalità di guida apparivano sospetti», spiegano poi gli investigatori. Così gli operatori della pattuglia decidono di bloccare l'autovettura e procedere al controllo degli occupanti, ma appena l'auto si ferma uno dei due tenta di fuggire. Inutilmente. Viene subito raggiunto e bloccato.

I due vengono identificati. Sono entrambi di Cori ed hanno la stessa età: 36 anni. Si tratta di Luigi Sinibaldi e Tommaso Agnoni. Gli agenti della Questura gli trovano una pistola giocattolo. «Una fedele riproduzione di una Beretta modello 92/FS priva di tappo rosso, completa di caricatore rifornito di cartucce a salve di cui una inserita nella camera di scoppio», spiegano gli investigatori. «Ma soprattutto avevano 1000 euro in contanti, soldi poco prima sottratti dalle casse della farmacia». Gli agenti trovano anche una calzamaglia «annodata a mo' di passamontagna» e degli indumenti «compatibili con capi d'abbigliamento indossati nel corso di precedenti rapine oggetto di indagine». E' questo particolare che fa ipotizzare agli investigatori della Squadra Mobile della Questura che i due fermati possano essere i rapinatori seriali che hanmno colpito più volte nell'ultimo mese in due tabacchi e in una parafarmacia di Latina, ma forse anche in un supermercato di Cisterna.


«Al momento sono stati raccolti elementi certi ed inequivocabili circa la responsabilità dei soggetti in ordine alla rapina di Borgo Carso e i due fermati, ultimate le formalità di rito, sono stati arrestati per rapina aggravata ed associati presso la locale Casa Circondariale a disposizione della competente autorità giudiziaria - spiegano gli investigatori guidati dal capo della Mobile, Antonio Galante - Ma ora si sta lavorando per verificare se le due persone si siano rese responsabili delle altre rapine». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero